CASCALATERRA
16 - 17 -18 ottobre 2019, tre giorni di incontri, workshop e proiezioni sui temi dell’ambiente
L’Associazione ChiAmaMilano, facendo seguito al ciclo di appuntamenti
dedicati all’ambiente e al futuro organizzati nel corso di maggio presso il Negozio Civico in collaborazione con alcuni soggetti attivi in tale ambito, presenta “Cascalaterra”: tre giorni di appuntamenti per approfondire questioni sensibili e di estrema attualità quali la biodiversità, lo stato di salute degli oceani, l’inquinamento atmosferico, con un focus sul territorio cittadino. L’iniziativa vuole essere un’occasione di incontro e confronto fra le realtà operanti nei settori inerenti all’ambiente e con la cittadinanza, con l’intenzione di sensibilizzare le persone ai problemi legati alla crisi ambientale e alla necessità di una transizione verso la sostenibilità. |
"The Amazon is not green, scatti dal repertorio Udapt",
a cura di "Diciassette", in mostra dal 12 al 19 ottobre 2019.
Dal 14 al 18 ottobre si è tenuta a Ginevra la V Sessione di negoziati per l’elaborazione di un Trattato vincolante sul tema di imprese e diritti umani.
In parallelo, a livello della società civile, dal 12 al 19 ottobre c'è stata una settimana di mobilizzazione per denunciare l’impunità delle imprese ed esigere che i diritti delle persone e il rispetto dell’ambiente abbiano la priorità sugli interessi economici e finanziari.
In questa occasione, Diciassette ha deciso di mostrare alcune immagini del repertorio della UDAPT, che da più di 20 si batte per la giustizia sociale e ambientale in Ecuador.
La lotta contro l'emergenza climatica, e qualsiasi discorso sullo Sviluppo Sostenibile non possono prescindere dalla problematica dell’impunità delle imprese internazionali.
a cura di "Diciassette", in mostra dal 12 al 19 ottobre 2019.
Dal 14 al 18 ottobre si è tenuta a Ginevra la V Sessione di negoziati per l’elaborazione di un Trattato vincolante sul tema di imprese e diritti umani.
In parallelo, a livello della società civile, dal 12 al 19 ottobre c'è stata una settimana di mobilizzazione per denunciare l’impunità delle imprese ed esigere che i diritti delle persone e il rispetto dell’ambiente abbiano la priorità sugli interessi economici e finanziari.
In questa occasione, Diciassette ha deciso di mostrare alcune immagini del repertorio della UDAPT, che da più di 20 si batte per la giustizia sociale e ambientale in Ecuador.
La lotta contro l'emergenza climatica, e qualsiasi discorso sullo Sviluppo Sostenibile non possono prescindere dalla problematica dell’impunità delle imprese internazionali.
MERCOLEDI’ 16 OTTOBRE
ORE 9.30
DA CHE PARTE STAI?
a cura di Diciassette e Camera Arbitrale di Milano
Un incontro confronto per capire come gestire i conflitti che riguardano l'ambiente e il territorio.
Interverranno :
Al gioco, aperto a tutta la cittadinanza, hanno partecipato le classi di IV Ginnasio del Liceo Classico Tito Livio di Milano.
Diciassette è un gruppo studentesco nato nel 2018 tra i corridoi dell'Università Statale di Milano, dall'idea di alcune studentesse di Sustainable Development. Il nome si ispira ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, e racconta il desiderio di provare a interpretarli, analizzarli anche con un certo spirito critico, e renderli vicini e reali. In questi primi mesi Diciassette ha collaborato con diversi docenti e realtà dinamiche lombarde, sperimentando e proponendo a studenti e non, attività di vario tipo sui temi del cambiamento climatico, il consumo responsabile, le migrazioni e la protezione dell'ambiente. Grazie alla forte componente internazionale del gruppo, Diciassette cerca di mantenere uno sguardo aperto e comprensivo, fatto di pluralità e inclusione
ORE 9.30
DA CHE PARTE STAI?
a cura di Diciassette e Camera Arbitrale di Milano
Un incontro confronto per capire come gestire i conflitti che riguardano l'ambiente e il territorio.
Interverranno :
- Lea Di Salvatore (Dottoranda Nottingham University), Nicola Giudice (Camera Arbitrale di Milano)
- Eleonora Ciscato, Sara Lorenzini, Caterina Molinelli (Diciassette)
Al gioco, aperto a tutta la cittadinanza, hanno partecipato le classi di IV Ginnasio del Liceo Classico Tito Livio di Milano.
Diciassette è un gruppo studentesco nato nel 2018 tra i corridoi dell'Università Statale di Milano, dall'idea di alcune studentesse di Sustainable Development. Il nome si ispira ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, e racconta il desiderio di provare a interpretarli, analizzarli anche con un certo spirito critico, e renderli vicini e reali. In questi primi mesi Diciassette ha collaborato con diversi docenti e realtà dinamiche lombarde, sperimentando e proponendo a studenti e non, attività di vario tipo sui temi del cambiamento climatico, il consumo responsabile, le migrazioni e la protezione dell'ambiente. Grazie alla forte componente internazionale del gruppo, Diciassette cerca di mantenere uno sguardo aperto e comprensivo, fatto di pluralità e inclusione
ORE 18
LA TUTELA DEL BOSCO NELL’AMAZZONIA PERUVIANA a cura di Cesvi Gli interventi di conservazione, riforestazione e valorizzazione dei prodotti della foresta: la regione amazzonica di Madre de Dios si caratterizza per essere uno dei luoghi al mondo con la più alta biodiversità, ma anche con tassi di degradazione e deforestazione superiori alla media, dovuti ad attività agricole e d’estrazione del legname per lo più illegali. Da anni Cesvi lavora con le comunità native del Perù, affinchè preservino il patrimonio della più grande foresta del mondo. L'incontro sarà curato da Roberto Vignola, Direttore Comunicazione e Fund Raiser di Cesvi. |
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Cesvi è un’organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985. Opera in tutto il mondo per supportare le popolazioni più vulnerabili nella promozione dei diritti umani, nel raggiungimento delle loro aspirazioni, per lo sviluppo sostenibile; e crede che il riconoscimento dei diritti umani contribuisca al benessere di tutti sul pianeta, casa comune da preservare
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ORE 19.00
CITTADINI REATTIVI E MONITORANTI: COME ACCEDERE ALLE INFORMAZIONI SULL’AMBIENTE a cura di Cittadini Reattivi Nel corso dell’incontro si discute di come prendersi cura del territorio attraverso l’accesso ai dati pubblici sull’ambiente; come accedere alle banche dati su aria, terra, acque e come sollecitare le istituzioni a pubblicare in modo tempestivo i dati utili ai cittadini e alle comunità, attraverso l’accesso civico alle informazioni. Non ultimo, come entrare in contatto con i progetti e le associazioni che fanno monitoraggio attivo: basta uno smartphone! L’incontro è curato da Rosy Battaglia, giornalista, formatrice e social media specialist. |
Cittadini Reattivi, nato come progetto di inchiesta di giornalismo civico a maggio 2013, ideato, curato e realizzato da Rosy Battaglia, nel gennaio 2015 è diventato anche associazione di promozione e innovazione sociale, con sede operativa presso la Sala Stampa Nazionale a Milano, per promuovere l’informazione, il giornalismo civico e la formazione digitale di cittadini consapevoli
ORE 20.30
PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO Messaggi dalla fine del mondo di Matteo Born (Svizzera 2018, 52’),
vincitore del Premio SMAT al miglior documentario One Hour al Festival CinemAmbiente 2019.
Impressionati dalle conseguenze derivanti dai cambiamenti climatici e convinti che la soluzione sia nelle mani delle nuove generazioni, Doris e Charles Michel vendono la loro casa a Zurigo e comprano una barca. La loro idea è semplice: portare cinque giovani svizzeri al Circolo Polare Artico per osservare attraverso un’esperienza diretta i segni del riscaldamento globale e sensibilizzare i loro coetanei con quanta più forza possibile. La grande avventura ha inizio: per tre settimane l’equipaggio della nave San Gottardo navigherà in paesaggi ostili e spettacolari al tempo stesso. Armati delle loro macchine fotografiche, i giovani esploratori documenteranno lo stato di salute della fine del mondo.
CinemAmbiente nasce a Torino nel 1998 con l’obiettivo di presentare i migliori film e documentari ambientali a livello internazionale e contribuire, con attività che si sviluppano nel corso di tutto l’anno, alla promozione del cinema e della cultura ambientale.
Fondato e diretto da Gaetano Capizzi, il Festival è organizzato dall’Associazione CinemAmbiente con il Museo Nazionale del Cinema. È membro fondatore del Green Film Network, associazione che riunisce le più importanti rassegne cinematografiche internazionali a tema ambientale.
PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO Messaggi dalla fine del mondo di Matteo Born (Svizzera 2018, 52’),
vincitore del Premio SMAT al miglior documentario One Hour al Festival CinemAmbiente 2019.
Impressionati dalle conseguenze derivanti dai cambiamenti climatici e convinti che la soluzione sia nelle mani delle nuove generazioni, Doris e Charles Michel vendono la loro casa a Zurigo e comprano una barca. La loro idea è semplice: portare cinque giovani svizzeri al Circolo Polare Artico per osservare attraverso un’esperienza diretta i segni del riscaldamento globale e sensibilizzare i loro coetanei con quanta più forza possibile. La grande avventura ha inizio: per tre settimane l’equipaggio della nave San Gottardo navigherà in paesaggi ostili e spettacolari al tempo stesso. Armati delle loro macchine fotografiche, i giovani esploratori documenteranno lo stato di salute della fine del mondo.
CinemAmbiente nasce a Torino nel 1998 con l’obiettivo di presentare i migliori film e documentari ambientali a livello internazionale e contribuire, con attività che si sviluppano nel corso di tutto l’anno, alla promozione del cinema e della cultura ambientale.
Fondato e diretto da Gaetano Capizzi, il Festival è organizzato dall’Associazione CinemAmbiente con il Museo Nazionale del Cinema. È membro fondatore del Green Film Network, associazione che riunisce le più importanti rassegne cinematografiche internazionali a tema ambientale.
GIOVEDI’ 17 OTTOBRE
ORE 9.30
DA CHE PARTE STAI?
a cura di Diciassette e Camera Arbitrale di Milano
Un incontro confronto per capire come gestire i conflitti che riguardano l'ambiente e il territorio.
Interverranno :
Al gioco, aperto a tutta la cittadinanza, hanno partecipato le classi di IV Ginnasio del Liceo Classico Tito Livio di Milano.
Diciassette è un gruppo studentesco nato nel 2018 tra i corridoi dell'Università Statale di Milano, dall'idea di alcune studentesse di Sustainable Development. Il nome si ispira ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, e racconta il desiderio di provare a interpretarli, analizzarli anche con un certo spirito critico, e renderli vicini e reali. In questi primi mesi Diciassette ha collaborato con diversi docenti e realtà dinamiche lombarde, sperimentando e proponendo a studenti e non, attività di vario tipo sui temi del cambiamento climatico, il consumo responsabile, le migrazioni e la protezione dell'ambiente. Grazie alla forte componente internazionale del gruppo, Diciassette cerca di mantenere uno sguardo aperto e comprensivo, fatto di pluralità e inclusione
ORE 9.30
DA CHE PARTE STAI?
a cura di Diciassette e Camera Arbitrale di Milano
Un incontro confronto per capire come gestire i conflitti che riguardano l'ambiente e il territorio.
Interverranno :
- Lea Di Salvatore (Dottoranda Nottingham University), Nicola Giudice (Camera Arbitrale di Milano)
- Eleonora Ciscato, Sara Lorenzini, Caterina Molinelli (Diciassette)
Al gioco, aperto a tutta la cittadinanza, hanno partecipato le classi di IV Ginnasio del Liceo Classico Tito Livio di Milano.
Diciassette è un gruppo studentesco nato nel 2018 tra i corridoi dell'Università Statale di Milano, dall'idea di alcune studentesse di Sustainable Development. Il nome si ispira ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, e racconta il desiderio di provare a interpretarli, analizzarli anche con un certo spirito critico, e renderli vicini e reali. In questi primi mesi Diciassette ha collaborato con diversi docenti e realtà dinamiche lombarde, sperimentando e proponendo a studenti e non, attività di vario tipo sui temi del cambiamento climatico, il consumo responsabile, le migrazioni e la protezione dell'ambiente. Grazie alla forte componente internazionale del gruppo, Diciassette cerca di mantenere uno sguardo aperto e comprensivo, fatto di pluralità e inclusione
ORE 17
EVERYDAY CLIMATECHANGE: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO a cura di Photo Op EverydayClimateChange (ECC) è un progetto nato da un’idea di James Whitlow Delano, portato avanti da oltre 30 fotografi provenienti da 6 continenti che lavorano nei 7 angoli del pianeta. In principio un feed di Instagram per sensibilizzare l’attenzione sull’emergenza ambientale diffusa in ogni parte del mondo, ECC si è presto trasformato in una mostra itinerante, esposta in numerose manifestazioni e festival fotografici tra i quali Photoville a New York, Noorderlicht Photofestival in Olanda, Obscura Festival a Penang, in Malesia e in diverse sedi espositive come Objectifs Centre for Film and Photography a Singapore. |
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Partendo dall’assunto che la fotografia esprime al meglio la sua portata quando può comunicare significati profondi immortalando effetti transitori di fenomeni importanti, EverydayClimateChange intende presentare le prove visive che il cambiamento climatico non si verifica solamente in luoghi lontani, ma sta accadendo ovunque.
Nessun altro medium è in grado di rivelare verità innegabili come una macchina fotografica nelle mani di qualcuno che comprende il suo potenziale.
ECC propone una visione diversificata del cambiamento climatico, gli autori aderiscono al progetto da ogni continente e hanno visioni differenti come differenti sono le culture in cui si sono formati. ECC presenta il lavoro di fotografi militanti che condividono una grande varietà di storie, contestualizzando non solo gli effetti delle emissioni dei gas serra sul nostro pianeta, ma le possibili soluzioni per attenuarne le conseguenze.
L’incontro è curato da Livia Corbò e Marta Cannoni.
Photo Op si dedica alla ricerca e allo sviluppo di opportunità artistiche, istituzionali e commerciali legate alla fotografia. Tra gli obiettivi e le attività di Photo Op, la creazione di esposizioni individuali e collettive che vertano su progetti specifici o diano una visione d’insieme del lavoro di un autore; ufficio stampa, consulenza, redazione di testi, photo editing, ideazione, curatela e ricerca di sedi per mostre.
Nessun altro medium è in grado di rivelare verità innegabili come una macchina fotografica nelle mani di qualcuno che comprende il suo potenziale.
ECC propone una visione diversificata del cambiamento climatico, gli autori aderiscono al progetto da ogni continente e hanno visioni differenti come differenti sono le culture in cui si sono formati. ECC presenta il lavoro di fotografi militanti che condividono una grande varietà di storie, contestualizzando non solo gli effetti delle emissioni dei gas serra sul nostro pianeta, ma le possibili soluzioni per attenuarne le conseguenze.
L’incontro è curato da Livia Corbò e Marta Cannoni.
Photo Op si dedica alla ricerca e allo sviluppo di opportunità artistiche, istituzionali e commerciali legate alla fotografia. Tra gli obiettivi e le attività di Photo Op, la creazione di esposizioni individuali e collettive che vertano su progetti specifici o diano una visione d’insieme del lavoro di un autore; ufficio stampa, consulenza, redazione di testi, photo editing, ideazione, curatela e ricerca di sedi per mostre.
ORE 17.30
ECO-ANSIA ED ATTIVISMO: TESTIMONIANZE a cura di #FridaysForFuture
Il 2019 ha visto un aumento drammatico di attivismo a livello globale sul tema dei cambiamenti climatici. Giovani e adulti attorno al mondo sono stati ispirati da Greta Thunberg che ha iniziato ad agosto 2018 a “scioperare” da scuola ogni venerdì e sedersi davanti al Parlamento svedese, chiedendo che i leader politici facessero molto di più per contrastare l’aumento globale di temperatura e l’emissione di CO2. Con i media e quando parla in pubblico, Greta parla della sua paura rispetto al futuro, toccando una vena emotiva fino a quel momento sotterranea nella nostra società.
All’improvviso, chi soffriva di paura cronica di una catastrofe ambientale, chi era addolorato da dover guardare quella che considerano la lenta ed ineluttabile distruzione del pianeta, si è identificato con Greta e hanno potuto dare un nome al loro stato interiore, ovvero eco-ansia in cui il loro istinto
di sopravvivenza viene minacciato quotidianamente dalle notizie funeste ambientali a cui sono esposti.
In questo evento, vari attivisti offrono la loro testimonianze, parlando della loro esperienza sia di eco-ansia che di attivismo, considerando uno dei modi più efficaci di canalizzare questi stati emotivi.
#FridaysForForture è un movimento globale pacifico e apartitico di persone che si rivolge a tutta la società, rilanciando gli allarmi della comunità scientifica e denunciando le mancanze dei governi. Gli attivisti vogliono risvegliare la società ed evitare la catastrofe climatica. Chiedono ai decisori politici ed economici di trovare modo di arrestare l’aumento della temperatura terrestre a +1,5° C, anche tramite la decarbonizzazione nel più breve tempo possibile.
ECO-ANSIA ED ATTIVISMO: TESTIMONIANZE a cura di #FridaysForFuture
Il 2019 ha visto un aumento drammatico di attivismo a livello globale sul tema dei cambiamenti climatici. Giovani e adulti attorno al mondo sono stati ispirati da Greta Thunberg che ha iniziato ad agosto 2018 a “scioperare” da scuola ogni venerdì e sedersi davanti al Parlamento svedese, chiedendo che i leader politici facessero molto di più per contrastare l’aumento globale di temperatura e l’emissione di CO2. Con i media e quando parla in pubblico, Greta parla della sua paura rispetto al futuro, toccando una vena emotiva fino a quel momento sotterranea nella nostra società.
All’improvviso, chi soffriva di paura cronica di una catastrofe ambientale, chi era addolorato da dover guardare quella che considerano la lenta ed ineluttabile distruzione del pianeta, si è identificato con Greta e hanno potuto dare un nome al loro stato interiore, ovvero eco-ansia in cui il loro istinto
di sopravvivenza viene minacciato quotidianamente dalle notizie funeste ambientali a cui sono esposti.
In questo evento, vari attivisti offrono la loro testimonianze, parlando della loro esperienza sia di eco-ansia che di attivismo, considerando uno dei modi più efficaci di canalizzare questi stati emotivi.
#FridaysForForture è un movimento globale pacifico e apartitico di persone che si rivolge a tutta la società, rilanciando gli allarmi della comunità scientifica e denunciando le mancanze dei governi. Gli attivisti vogliono risvegliare la società ed evitare la catastrofe climatica. Chiedono ai decisori politici ed economici di trovare modo di arrestare l’aumento della temperatura terrestre a +1,5° C, anche tramite la decarbonizzazione nel più breve tempo possibile.
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ORE 19
IL PESCE VA’ IN CITTA’ a cura di Blue Food Green Future e Slow Food Milano Buone pratiche nell’acquisto del pesce. Sì, ma quanto è facile in città? E quali sono i principali ostacoli che un consumatore urbano attento alla sostenibilità deve affrontare? Ce lo spiega il progetto Blue Food Green Future, portato avanti da Slow Food Milano con altri soggetti tra cui il gruppo locale di Greenpeace Milano. Il progetto vuole focalizzare l’attenzione sulle risorse alimentari legate alla pesca e all’acquacoltura, sui metodi di prelievo, sui consumi e su come le abitudini dei consumatori debbano cambiare per garantire un futuro sostenibile alle risorse marine. |
L’Italia si colloca tra i paesi in cui i consumi individuali sono più elevati, ben oltre la media europea, e Milano è all’apice dei consumi, con 26 chili di pesce pro capite all’anno, con un grande impatto sulle risorse della pesca mondiale. Blue Food Green Future nel 2018 ha indagato sul campo l’offerta dei prodotti ittici a Milano e il livello di consapevolezza dei consumatori.
L'incontro è curato da Roberto Di Lernia, biologo e docente universitario.
Slow Food Milano è l’emanazione milanese di Slow Food, l’associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. Ogni giorno Slow Food lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti.
L'incontro è curato da Roberto Di Lernia, biologo e docente universitario.
Slow Food Milano è l’emanazione milanese di Slow Food, l’associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. Ogni giorno Slow Food lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti.
VENERDI’ 18 OTTOBRE
ORE 17 ALI IN CITTA’ a cura di Lipu Milano Sono molti gli animali selvatici che per numerose ragioni hanno abbandonato i luoghi riproduttivi di elezione a vantaggio della vita in città, che offre non solo numerose opportunità trofiche ma anche luoghi ideali per la riproduzione. Ai numerosi vantaggi della vita cittadina si aggiungono altrettante insidie più o meno nascoste che spesso costringono questi animali ad una difficile convivenza con l'uomo. Scopriamole insieme, in un raccontato con protagonista la nostra città. |
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Lipu è una associazione ambientalista italiana; siamo il partner di BirdLife International, il più grande network mondiale per la conservazione degli uccelli e della biodiversità. Conta su oltre 30 mila sostenitori e centinaia di migliaia di amici, simpatizzanti, persone che amano la natura e appoggiano le nostre iniziative. Gestiamo 25 oasi e riserve e 11 centri per il recupero della fauna selvatica in difficoltà. E' diffusa sul territorio con 95 delegazioni e oltre 1000 volontari. Realizza progetti scientifici, studi e ricerche, attività di conservazione di specie ed habitat naturali, attività di vigilanza ambientale e antibracconaggio. Siamo impegnati in attività di educazione ambientale e promozione della cultura ecologica.
Lipu desidera un mondo in cui la gente viva in armonia con la Natura, in modo equo e sostenibile, e per questo, con la scienza e la cultura, lavora quotidianamente.
Lipu desidera un mondo in cui la gente viva in armonia con la Natura, in modo equo e sostenibile, e per questo, con la scienza e la cultura, lavora quotidianamente.
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ORE 19
IN VISTA DELLA COP25 A SANTIAGO DEL CHILE a cura di Rachele Rizzo e Italian Climate Network “Un’occasione per prendere impegni ancora più decisi e ambiziosi”, così il Presidente cileno Sebastián Piñera aveva lanciato il summit sul cambiamento climatico, la COP25, che dal 2 al 13 dicembre 2019 avrebbe dovuto riunirsi in Cile, a Santiago, e che invece si terrà a Madrid, 196 Paesi, esperti e organizzazioni ambientaliste di tutto il mondo. Nell’incontro si affronteranno gli argomenti che saranno al centro della COP25 del prossimo dicembre 2019. |
Rachele Rizzo, Consulente in Climate Change and Sustainability Services, lavora da anni su progetti di Responsabilità Sociale d’Impresa, calcolo dell'impronta di carbonio, gestione della catena di fornitura e sistemi di gestione ambientale. Si è laureata in Relazioni Internazionali e Economia europea con tesi sulle politiche europee in ambito energetico. Collabora con l'Italian Climate Network dal 2013, per il quale coordina le attività di partecipazione ai negoziati internazionali sul clima.
Italian Climate Network è un'associazione di cittadini, aziende e associazioni impegnati nel risolvere la questione climatica e assicurare all'Italia un futuro sostenibile. Lavoriamo per costruire un movimento esteso e incisivo, che porti a cambiamenti positivi nella società, per la trasformazione verso un'economia e un modello energetico a basso contenuto di CO2. Cerchiamo di collaborare con un gruppo diversificato di soggetti che sia il più ampio possibile, dalle aziende private ai singoli, dalle organizzazioni no profit e gruppi locali alle autorità pubbliche: crediamo che ciò che ci accomuna sia più importante di ciò che ci divide e che la nostra società necessiti delle idee e dell'impegno di ognuno per promuovere il cambiamento di cui abbiamo bisogno.Italian Climate Network partecipa ai negoziati sul clima dell’UNFCCC dal 2011, ed è stata riconosciuta ufficialmente come “observer” nel 2014. L’associazione è affiliata a due delle constituency dell’UNFCCC: “YOUNGO”, che racchiude i movimenti giovanili per il clima di tutto il mondo, e “Women and Gender”, composta da organizzazioni al lavoro per promuovere il rapporto tra cambiamento climatico, diritti delle donne e parità di genere.
Italian Climate Network è un'associazione di cittadini, aziende e associazioni impegnati nel risolvere la questione climatica e assicurare all'Italia un futuro sostenibile. Lavoriamo per costruire un movimento esteso e incisivo, che porti a cambiamenti positivi nella società, per la trasformazione verso un'economia e un modello energetico a basso contenuto di CO2. Cerchiamo di collaborare con un gruppo diversificato di soggetti che sia il più ampio possibile, dalle aziende private ai singoli, dalle organizzazioni no profit e gruppi locali alle autorità pubbliche: crediamo che ciò che ci accomuna sia più importante di ciò che ci divide e che la nostra società necessiti delle idee e dell'impegno di ognuno per promuovere il cambiamento di cui abbiamo bisogno.Italian Climate Network partecipa ai negoziati sul clima dell’UNFCCC dal 2011, ed è stata riconosciuta ufficialmente come “observer” nel 2014. L’associazione è affiliata a due delle constituency dell’UNFCCC: “YOUNGO”, che racchiude i movimenti giovanili per il clima di tutto il mondo, e “Women and Gender”, composta da organizzazioni al lavoro per promuovere il rapporto tra cambiamento climatico, diritti delle donne e parità di genere.
“Cascalaterra” è un’iniziativa patrocinata dal Comune di Milano e realizzata grazie al contributo e alla collaborazione dei seguenti soggetti: Friday For Future, Rachele Rizzo e Italian Climate Network, Diciassette, Cesvi, Slow Food Milano, Rosy Battaglia e Cittadini Reattivi, Photo Op, Cinemambiente, Lipu Milano (Lega Italiana Protezione Uccelli, sez. Milano).
Con il patrocinio di
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In collaborazione con
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