A conclusione del Forum delle politiche sociali sono stati presentati 12 luoghi nuovi del sociale milanese, progetti già avviati o in fase di avvio con l'ambizione di cambiare il territorio
"Dopo questa lunga settimana di discussione arriviamo a presentare dei progetti che materialmente sono partiti in questi giorni o stanno per partire e arriveranno a compimento, in alcuni casi, nelle prossime settimane e che riguardano interventi per anziani soli in difficoltà, per ragazzi che vogliono spazi di coworking, luoghi di socialità, punti di accoglienza per donne che hanno subito violenza. Insomma una serie di luoghi nuovi del sociale milanese che arricchiscono tutta la città": è con queste parole che l'assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino ha spiegato il senso dell'incontro che si è tenuto, a conclusione del sesto Forum sulle Politiche Sociali, alla Fondazione Feltrinelli di via Pasubio nella giornata di mercoledì 1 marzo. |
Ma questo è solo uno dei 12 progetti, che comprendono anche: un Laboratorio di accoglienza sociale (via Lombroso 99 e aree Sogemi ), già avviato, rivolto a 300 senzatetto, con moduli abitativi e aree comuni; lo Spazio informativo WeMi Rab Café, in corso San Gottardo 41, avviato, che comprende uno sportello per l'assistenza domiciliare; Casa Chiaravalle – Bene confiscato alle mafie (il più grande della Lombardia), in via Sant’Arialdo 69, che dovrebbe accogliere persone in difficoltà (senzatetto, migranti, donne maltrattate), e prevede orto e terreno agricolo per laboratori aperti alla città; un Edificio sociale in viale Famagosta con minialloggi per anziani e giovani, spazi per la socialità e coworking; un Edificio sociale in via Rudini 12 angolo via Voltri con servizi sociali territoriali, luoghi di incontro e palestra polifunzionale; l'Hub di Comunità Nuova, in via Luigi Mengoni 3, un Centro Polifunzionale con comunità educativa e laboratori formazione giovani; il Nuovo Spazio CuraMi – WeMi al Pio Albergo Trivulzio, via Trivulzio 15, con uno sportello per i servizi di assistenza domiciliare (badanti, tate, baby-sitter, colf anche in condivisione); il Centro Anziani “La Porta del Cuore”, in via Appennini 147/A, avviato, è previsto l'ampliamento; lo Spazio informativo WeMi, in Piazzetta Capuana, avviato, con assistenza domiciliare; l'Habitat Sociale Senigallia, in via Senigallia 60, dove si trovano alloggi e spazi socialità e laboratori per persone con disagio psichico, ciclofficina e panetteria; infine appartamenti per persone in difficoltà nel quartiere Lambrate.
"Ci deve essere una visione della Milano del futuro e riteniamo di aver fatto un lavoro per crearci questo percorso di lungo termine. La seconda fase è convincere quante più forze possibili ad allinearsi a questa visione e a Milano c'è questa volontà di essere partecipi. Un terzo elemento è quello del coraggio nell'affrontare le questioni" ha dichiarto il sindaco Giuseppe Sala in occasione della presentazione dei progetti. "Il sociale a Milano - ha proseguito - è veramente spettacolare perché è riuscito a entrare nel tessuto cittadino e convincere che non se ne può fare a meno. È qualcosa che obiettivamente è una parte molto significativa di quello che è Milano".
A.P.