Finalmente terminato il restauro, riapre Villa Litta Modignani ad Affori
| Era il 2009 quando denunciavamo lo stato di abbandono e incuria in cui versava: ma ora, dopo anni di rattoppi e il solito lungo iter amministrativo, Villa Litta Modignani è tornata alla bellezza di un tempo. Quel tempo in cui ospitava Teresa d'Austria, o gli ufficiali di Napoleone, o i salotti letterari frequentati da Hayez e Manzoni. Proprio domenica, in occasione della festa di quartiere ad Affori, Municipio 9, la nuova vecchia Villa Litta, punto di riferimento per i residenti del quartiere (per la biblioteca che ospita, per il parco da cui è circondata e per le attività che vi si svolgono dentro e fuori), torna a splendere dopo un restauro durato quasi due anni. Identificata da sempre come la Villa del borgo di Affori, costituita da un edificio principale su tre piani dal quale si allungano brevi corpi laterali a delimitare una piccola corte, ha vissuto il suo momento di massimo splendore nel corso dell’Ottocento, diventando una delle più rinomate della campagna di Milano: circondata in quel tempo da un vastissimo parco, molto più esteso dell’attuale, che nel primo dopoguerra venne chiamato “el giardin di matt”, perché l’Amministrazione provinciale aveva incaricato alcuni ospiti del vicino Istituto Paolo Pini della sua manutenzione. |
E non è tutto: a completamento delle opere di riqualificazione della Villa, l’Amministrazione ha anche definito un progetto per l’illuminazione dell’area del parco, ad oggi quasi del tutto inesistente, in modo da consentirne una corretta percezione visiva e garantirne un maggior livello di fruibilità in tutta sicurezza. Il progetto si compone di quattro aree di intervento, la prima delle quali sarà il piazzale d’ingresso alla Villa: si tratterà di posizionare 42 nuovi apparecchi, tra punti luce e proiettori, su 38 nuovi pali. L’intervento costerà circa 90mila euro, e sarà realizzato da A2A Illuminazione pubblica.
A. P.