Storie di economie criminali che stanno invadendo silenziosamente il nord Italia

Dopo "Economia criminale" (2010), Galullo torna ad indagare la zona grigia in cui la criminalità organizzata infiltra l'economia.
Ancora una volta il centro dell'attenzione è per quelle aree del Paese che dal sentire comune non sono considerate "terre di mafia" ma che, come dimostrano le indagini della magistratura e i rapporti della DIA e della Commissione parlamentare antimafia, sono sempre più terre di conquista per le organizzazioni malavitose, 'ndrangheta in testa, che ormai hanno fatturati degni di una multinazionale.
Sulla scorta delle recenti indagini delle procure del nord Galullo traccia un quadro assai preoccupante della capacità delle diverse mafie di inserirsi nel tessuto produttivo partendo anzitutto dall'usura che quasi sempre si trasforma in vere e proprie partecipazioni dirette, attraverso prestanome, nelle imprese che sono precipitate nel baratro del prestito a "strozzo".