Comune e Sindacati inquilini firmano un accordo per pianificare l'edilizia residenziale pubblica

Nel capitolo edilizia popolare, quello su cui il Comune è più sotto pressione, l'Amministrazione si è impegnata a rendere disponibili 900 alloggi entro la fine del 2013, distribuiti soprattutto tra via Senigallia, via Appennini, via Giambellino e via Tofano. In chiave di lungo periodo si costituirà poi un tavolo di confronto tra Comune e sindacati per la realizzazione di un nuovo quartiere prevalentemente ad edilizia popolare sfruttando le aree di trasformazione urbana già individuate nel Piano di governo del territorio. L'obiettivo è di dare una risposta concreta ad almeno il 40% delle 23000 famiglie in lista d'attesa per un alloggio popolare.
Interventi che saranno sostenuti da un apposito fondo per l'edilizia popolare, alimentato per ora da venti milioni per i nuovi alloggi e da diciassette per la ristrutturazione degli appartamenti sfitti. Sempre nell'ottica di un orientamento complessivo a sostegno dell'edilizia pubblica, il fondo verrà poi alimentato anche da un onere aggiuntivo a carico delle imprese edilizie private che rinunceranno ad edificare la propria quota di edilizia residenziale pubblica.
Il terzo aspetto dell'accordo riguarda il lavoro e le imprese, favorendo quelle che decidono di rimanere.
Una mano all'edilizia sociale potrà venire paradossalmente anche dalle aziende che decideranno di espandersi rimanendo sul territorio della città di Milano. A queste imprese verrà dato un premio volumetrico del 20% sulla superficie lorda di pavimento da utilizzare in loco oppure rivendere per destinazioni residenziali o produttive. “Troppo spesso in questi anni le imprese hanno delocalizzato per lasciare il posto alla speculazione edilizia”, ha commentato il Segretario della Cgil milanese Onorio Rosati, giudicando positivamente l'accordo.
Altri giudizi positivi dai sindacati e dalle associazioni di inquilini firmatarie dell'accordo, per un 'piano casa' che avrà comunque tempi lunghi per la completa realizzazione. Il segretario del sindacato inquilini Sicet Leo Spinelli ha posto una prima scadenza per valutare l'avanzamento dei lavori. "L'accordo è da verificare da qui ad un anno –ha detto– per valutare se tutti gli impegni verranno rispettati."
Claudio Urbano