La richiesta è stata avanzata dalla lista civica 'Beppe Sala sindaco' e sottoscritta dalla maggior parte degli altri partiti
Nel maggio scorso il tentativo era stato fatto anche in Regione: il gruppo del Patto civico aveva presentato in Consiglio regionale della Lombardia un progetto di legge per chiedere che diventasse obbligatorio il certificato delle vaccinazioni per l'iscrizione dei bambini nei nidi pubblici e privati accreditati. Una proposta che seguiva quelle analoghe di Emilia Romagna e Toscana, ma che non ha avuto esito positivo: "Dobbiamo convincere e non obbligare" aveva risposto l'assessore Giulio Gallera appellandosi alla libertà di scelta individuale. |
Tutto questo accade mentre nella giornata di ieri "sono state oltre 25.000 le chiamate di cittadini gestite" dal Call Center Regionale 800638638 nel primo giorno di apertura del servizio di prenotazione del vaccino anti meningococco con la modalità del copagamento, il 10 gennaio, con oltre 1.500 prenotazioni effettuate il primo giorno solo su Milano (fonte Lombardia Informatica). Il tema è caldo, lo è già da qualche tempo, e i recenti casi di meningite hanno virato verso l'allarmismo l'opinione pubblica, già spaccata tra antivaccinisti e pro-vaccino.
"La lista Noi Milano - spiegano in una nota Elisabetta Strada, Marco Fumagalli ed Enrico Marcora, consiglieri del Gruppo Noi Milano Beppe Sala sindaco - ha come primario obiettivo tutelare l'interesse di tutti i cittadini, partendo dai bambini, soprattutto da quelli più vulnerabili e deboli. Per questo abbiamo depositato un ordine del giorno in Consiglio Comunale che chiede di subordinare l'accesso ai nidi d'infanzia pubblici e privati, all'assolvimento degli obblighi vaccinali, previsti dalla normativa".
Alla base della richiesta, l'idea che l'interesse pubblico debba prevalere sulle scelte individuali. "La diminuzione della copertura vaccinale che si sta registrando in questi ultimi anni, può mettere a rischio e vanificare il vantaggio conferito dell'immunità di gregge, con gravissime conseguenze per la.popolazione, soprattutto quella più fragile e debole che per motivi di salute non può vaccinarsi. La diminuzione dell'uso delle vaccinazioni é conseguenza spesso di opinioni e tesi amplificate dal web, frequentemente senza alcun fondamento scientifico, frutto di ignoranza e malafede" si legge ancora nella nota.
La vicesindaco Anna Scavuzzo (delega all'Educazione) si è detta pronta a valutare la proposta, anche nel contesto di altre revisioni che Palazzo Marino ha in programma sul sistema dei Servizi all'Infanzia, come l'annosa questione della riconfigurazione delle tariffe e della loro attribuzione su base reddituale.