Da Roma arriva la proroga sui tempi per il bilancio. Ma i fino a settembre i conti non saranno al sicuro

L'Aula non si è espressa con una voce sola, rispettando lo schema che in questa fase politica vede mantenere almeno a livello locale la distinzione di schieramento 'annullata' dall'attuale governo. L'assessore Balzani ha potuto però dare parere favorevole tanto alla mozione del centrosinistra quanto a quella del Pdl, che contenevano richieste analoghe. Nella prima, sulla falsariga delle richieste del Sindaco, si impegnano Sindaco e Giunta a "farsi promotori di un'azione verso il governo volta alla rivisitazione del patto di stabilita' per fare ripartire gli investimenti in conto capitale" in vista di Expo e per “una fiscalita' degli enti locali coerente con le loro competenze", arrivando addirittura a chiedere “una chiara fiscalità locale e federale”. Le richieste del Pdl (la Lega, che proponeva l'adozione di una fiscalità speciale per Milano, ha poi ritirato la sua mozione) sono pressoché analoghe: esclusione dai vincoli del patto di stabilità delle spese in conto capitale, ovvero quelle per investimenti, e l'impegno, per il futuro, a fissare la regola del pareggio di bilancio solo per la spesa corrente, consentendo un margine di indebitamento sugli investimenti.
Se gli obiettivi di medio termine sono dunque chiari, tutti legati alle possibilità di spesa per Expo, non si può comunque perdere di vista la scadenza più vicina e ordinaria del bilancio di quest'anno. Il collegio dei Revisori dei conti di Palazzo Marino ha infatti voluto mettere in guardia la Giunta sulla difficoltà della strada intrapresa, e ha messo nero su bianco il rischio che molti hanno già paventato. I revisori hanno espresso “forte perplessità circa l'ipotesi di variare l'aliquota Imu sulla prima casa”, perché il quadro normativo “sembra comunque orientato alla soppressione del tributo o alla sua totale rivisitazione”. Resta anche la “forte preoccupazione circa i tempi di implementazione – attraverso il voto in Consiglio comunale – delle misure necessarie per recuperare l'equilibrio di parte corrente”. Il collegio conclude consigliando di continuare in regime di spesa limitata ai soli impegni obbligatori e ai servizi essenziali per i cittadini (come era già stato deciso ad aprile dall'assessore Balzani), di accelerare i tempi di approvazione del bilancio, e di procedere ad ulteriori revisioni di spesa.
In sostanza, i Revisori si chiedono come si muoverà l'Amministrazione se a fine agosto il governo deciderà non di rimodulare l'imposta municipale lasciando i saldi invariati, ma, come sembra probabile, cancellando del tutto o quasi l'imposta sulla prima casa, finora solo congelata. Con il rischio, inoltre, che i Comuni non possano mantenere nelle proprie casse tutti i proventi dell'Imu sulla seconda casa, come invece sperano a Palazzo Marino.
Per il secondo tempo di partita, quindi, la Giunta dovrà comunque seguire la linea della prudenza, cercando innanzitutto di portare “il treno del bilancio” a destinazione.
C.Urbano