Oltre 200 adesioni all'iniziativa proposta dal Comune di Milano che promuove modalità lavorative che sappiano conciliare qualità della vita e tempi di lavoro
E' iniziata oggi la Settimana del lavoro agile, un appuntamento che in quattro anni (la prima "giornata del lavoro agile è stata nel 2013) è cresciuto prendendosi uno spazio che da la misura di quanto la tematica sia attuale e trasversale. Ad oggi sono 148 le aziende tra private e pubbliche, 72 i coworking coinvolti, 18 gli enti aderenti, con 33 tra workshop, tavole rotonde e incontri e oltre 10mila dipendenti potenzialmente interessati a scoprire i vantaggi di poter conciliare impegno lavorativo e qualità della vita: numeri non da poco quelli con cui fino al 26 maggio si parla del Lavoro Agile. Le iniziative, volute e promosse dal Comune di Milano, sono state illustrate oggi a Palazzo Marino. La prima novità è proprio che quest’anno si potrà sperimentare il lavoro agile non un giorno solo ma nell’arco di 5 giornate feriali. "Quattro anni fa - ha spiegato l'assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani - c'è stata la prima giornata del lavoro agile che quest'anno è diventata una settimana. Siamo arrivati a questa edizione avendo una legge, un quadro normativo di riferimento stabile", la riforma della pubblica amministrazione promossa da Madia e che regola il lavoro agile. |
E il comune di Milano partecipa all'iniziativa non solo come promotore, ma anche come datore di lavoro, con 325 dipendenti che si sono candidati per svolgere il lavoro a distanza. Così hanno fatto anche tutte le partecipate di Palazzo Marino e l'Inps, "convinti - ha sottolineato presidente dell'Inps Tito Boeri - che in questo campo contano soprattutto le prassi. Per questo noi ci impegniamo a fondo nel promuovere queste modalità di lavoro al nostro interno". Anche la Camera di commercio ha aderito alla Settimana del Lavoro Agile, con 63 dipendenti che adotteranno lo smarrì working, uno strumento che va ad aggiungersi al telelavoro, già tradizionalmente applicato in Camera di commercio, associato a giornate di rientro in ufficio. Ancora, tra le 148 aziende che hanno scelto di partecipare alla Settimana del Lavoro Agile ci sono: Doxa, Fastweb spa, Gruppo PSA Peugeot Citroen, Mars Italia, Mellin, Sanofi, Siemens, Philips, Tamoil, Tim, Vodafone, Unicredit e Nestlè, solo per citarne alcune. Aderiscono inoltre tutte le società partecipate del Comune di Milano: MM spa, SEA, AMAT, A2A, ATM, Milano Ristorazione, Fondazione Welfare e Capholding.
Da parte sua il Ministero ha annunciato che presenterà "una direttiva in cui mettiamo nero su bianco che nelle amministrazioni almeno il 10% dei dipendenti che lo chiedono potranno sperimentare il lavoro agile senza avere penalizzazioni nell'avanzamento di carriera" ha dichiarato Marianna Madia. "Ci saranno dei garanti della buona attuazione che sono i comitati unici di garanzia. Noi il pezzo che potevamo fare per dare una spinta normativa lo abbiamo fatto", ma "non sono le leggi che cambiano un Paese, ma gli sforzi collettivi di diversi attori".
A far pensare che la via sia quella giusta ci sono (anche) i numeri: quelli dello scorso anno, quando, secondo una indagine condotta dal Comune, in occasione della Giornata del lavoro agile 2016, su un campione di 2.299 lavoratori che hanno aderito rispondendo al questionario, 1.073 sono uomini (47%) e 1.226 donne (53%). Tra i partecipanti, la fascia compresa tra 25 e 39 anni costituisce il 30%, tra 39 e 55 anni il 60%, mentre gli over 55 sono il 10%. I laureati rappresentano il 54%, i diplomati il 43%; e, tra gli aderenti, il 59% è impiegato, il 35% è quadro e solo l’1% dirigente. Il luogo preferito per provare l’esperienza del lavoro agile per l’87% del campione è stata la propria casa, il 9% ha scelto altre sedi distaccate dell’azienda rispetto all’abituale, solo l’1% ha optato per una postazione in un coworking.
Il tempo risparmiato per gli spostamenti casa-lavoro da chi ha praticato il lavoro agile: 234.937 minuti, pari a circa 163 giorni e 4 ore. L’incremento del tempo risparmiato nel 2016 è risultato pari a +32% rispetto al 2015 e +52% rispetto al 2014. Tempo impiegato nel 43% dei casi per prendersi cura della famiglia, nel 20% dei casi per dedicarsi alla cura della casa e attività domestiche, al lavoro nel 15% dei casi, al riposo il 10%, alle proprie passioni e hobby il 6% e il 5% ad altro.
E anche dal punto di vista ambientale il lavoro agile fa bene: in un solo giorno sono stati evitati 58.438 km percorsi con mezzi privati a motore. Erano 35.752 km nel 2015 e 38.282 km nel 2014. Nella sola giornata del 2016 si è evitato di immettere nell’ambiente 1.93 kg di PM10, 26,6 kg di ossidi di azoto, 9,5 kg di biossido d’azoto e 11,7 tonnellate di anidride carbonica oltre a un risparmio di 5.080 litri di carburante.
Il palinsesto completo degli appuntamenti della settimana del Lavoro Agile è consultabile qui.