In Stazione Centrale rientra l'emergenza ma il timore è per nuovi arrivi
"Siamo riusciti a fare un miracolo, anche grazie all'aiuto di tante associazioni e cittadini, e a dare una sistemazione a tutti i profughi che sono arrivati: circa 1300 distribuiti tra i vari centri presenti sul territorio. Come si può vedere la soluzione è sotto controllo, a meno di nuovi arrivi massicci".
E' questa, infatti, la grande preoccupazione.
Rispetto a sabato la situazione è indubbiamente migliorata sia nella Galleria delle carrozze che nella piazza. Ma tutti sembrano essere consapevoli che, almeno fino a quando non si sbloccherà lo stallo alle frontiere con la Francia e l'Austria, potrebbe essere nuovamente emergenza, aggravata anche dalla completa mancanza di informazioni per i comuni, anzitutto Milano, che si trovano investiti dagli arrivi.
E su questo punto l'Assessore alle Politiche sociali ribadisce la critica al Governo: "Continua ad essere completamente assente una rete nazionale di informazione che alletti i comuni dell'arrivo dei profughi."
Nell'attesa che i locali dell'ex dopolavoro ferroviario siano sistemati (i lavori dovrebbero durare tre settimane) le attività ospitate in questi giorni nel grande box trasparente del lato ovest della Galleria delle carrozze verranno trasferite entro sera in alcuni uffici vuoti di Ferrovie dello stato, altri spazi saranno ricavati anche presso i locali del Servizio di aiuto del Comune in via Aporti.
Intanto la contabilità registra la "partenza" di circa 400 persone nella notte tra martedì e mercoledì. Nessuna informazione ufficiale ma è certo che la direzione, come è stato negli ultimi quattro anni, è quella che porta verso il nord Europa. Se poi riusciranno a superare il confine del Brennero è altra questione.
B. P.