De Cesaris: “Sarà un luogo pubblico, aperto alla città e al quartiere per tenere viva la memoria della storia di Milano e del Paese”

Ed è questa l’idea originaria da cui nasce il progetto della Casa della Memoria, creare un luogo che ospiti le associazioni milanesi che, seppur diverse nell’origine e nelle finalità, si richiamano tutte all’esercizio civile della memoria collettiva, per combattere l’oblio e tenere viva la memoria sui fatti di politica e di violenza che hanno caratterizzato la storia milanese e nazionale negli ultimi 60 anni.
Questo luogo, come si intuisce dal rendering, sarà un prisma a base rettangolare di circa 20 x 35 m, alto 17,5 m: un edificio diviso in tre parti, connesse da un piano terra interamente libero che, all’ ingresso, ospiterà un'area informativa polifunzionale per gli eventi pubblici come conferenze, presentazioni, mostre, feste.
Al primo e secondo piano troveranno invece posto gli uffici delle associazioni, che saranno organizzati nello stesso modo: al centro una parte occupata da sale riunioni ed uffici, ai lati spazi open space con postazioni ed archivi. L’area consultazione sarà all'ultimo piano, in diretta connessione con l’archivio.
“Finalmente – ha dichiarato Valerio Onida, presidente dell’INSMLI (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia) - la realizzazione della Casa della Memoria è realtà: non sarà solo un monumento, non sarà solo un luogo dove la memoria sarà conservata, ma qui sarà trasmessa, divulgata e continuerà a vivere, soprattutto per le nuove generazioni, per le quali alcuni fatti rappresentano ormai esclusivamente un fatto storico. Sarà una casa aperta soprattutto ai giovani, molto frequentata da alunni e studenti”.
Per quanto riguarda l’esterno, la Casa della Memoria sarà interamente rivestita in mattoni, che comporranno quadri rappresentativi della storia di Milano del dopoguerra: l’involucro dell’edificio, sarà occasione per un momento collettivo di definizione della memoria attraverso la costruzione di un programma iconografico che sarà dal punto di vista artistico e formale strettamente connesso con la tradizione lombarda delle decorazioni in laterizio dell’Ospedale Maggiore e di Santa Maria delle Grazie. Al livello superiore troveranno posto quadri storici e al livello inferiore una serie di ritratti scelti a rappresentare la moltitudine di protagonisti della recente storia milanese.
Il programma iconografico dettagliato della Casa della Memoria è stato definito dal Comitato Scientifico formato da Roberto Cenati (ANPI), Ada Lucia De Cesaris (Comune di Milano), Adolfo Mignemi (INSMLI), Paolo Silva (Associazione Piazza Fontana 12 Dicembre 1969), Nadir Tedeschi (AIVITER), Dario Venegoni (ANED), con la collaborazione di Alberto Saibene e Giovanna Silva.
Non resta che sperare che la nuova scadenza, il 25 aprile 2015, possa venire rispettata.
A.Pozzi