Un micromondo in fieri, dove degrado e cultura convivono in equilibrio precario

Due palazzi risalenti al 1895, uno affacciato proprio su viale Bligny, l’altro, gemello che dà su via Salasco: quattro scale, cinque piani che comprendono circa 240 appartamenti di cui per lo più monolocali che non superano come metratura i 25 mq, oltre ad alcuni bilocali e trilocali ottenuti per accorpamento dei primi, per un totale di 222 proprietari differenti.
Risale allo scorso giugno un tavolo congiunto di sicurezza e urbanistica (a cui ha partecipato anche l'Asl) a seguito di un sopralluogo effettuato dalla Commissione Sicurezza (insieme a quella Urbanistica): le emergenze più volte segnalate da alcuni dei residenti riguardano l’ordine pubblico, lo spaccio, la prostituzione maschile, risse e aggressioni, igiene pubblica (non è chiaro quanti appartamenti dispongano di bagni interni e quanti di questi siano agibili).
Dopo che dal 2009 non si erano più tenute assemblee di condominio, quest’anno il tribunale ha nominato un nuovo amministratore, Gianluca Caserini, che si è trovato di fronte a “un saldo finale di gestione ordinaria di 395mila euro mancanti, di cui 140mila stanziati con fondi, mentre restanti 240 mila sono debiti di 100mila per il pagamento dell’acqua, e poi per altri fornitori”.
Come contraltare al degrado e all’illegalità, è bene sapere che internamente al palazzo si trovano la galleria d'arte Emi Fontana e l’Associazione Quintocortile, e fino a poco tempo fa anche la casa editrice/libreria Shake, che dopo vent’anni passati “come avamposto culturale” all’interno del palazzo ha fatto recentemente ritorno nel luogo in cui praticamente è nata, nel cuore del quartiere Ticinese, in Vicolo Calusca.
Non solo: da un paio d'anni è nato un movimento per la rivalutazione dell'immobile, denominato "Progetto42" partito dal profilo Facebook B42(bligny42).
A indagare dentro questo complicato microcosmo fatto di leggende e attività reali, di illegalità e di tentativi di riqualificazione, hanno pensato Francesca Cogni e Donatello De Mattia, inizialmente con ricerche e interviste confluite nel testo Abitare in un edificio mondo presente nel volume curato da Multiplicity.lab “Milano, cronache dell’abitare” (Bruno Mondadori, Milano, 2007) e poi con il cortometraggio “42, storie da un edificio mondo”, che ha preso le mosse anche dal blog edificiomondo42.wordpress.com, creato da un (allora) inquilino, Fabio Falzone, e poi divenuto piattaforma per un lavoro collettivo.
“Il nostro ritratto parte dalle storie di un palazzo decadente, vistosamente schiacciato fra condomini signorili e molto vicino all’Università Bocconi. (…) Per la sua struttura ad alveare, l’edificio è un contenitore. Negli anni si è depositata un pezzo di storia dell’immigrazione e dell’emarginazione milanese, sempre in bilico tra reale e mito, tra Storia, personaggi “eccellenti” e Immaginari. Ha ospitato una cellula terroristica di Al Qaeda, un’amante di Vallanzasca, un nucleo delle Brigate Rosse e lo studio dell’artista Maurizio Cattelan.
Ma il civico 42 è anche un luogo dove studenti, lavoratori, anziani e famiglie possono vivere a basso costo, e in condizioni spesso al limite. (…) L’Edificio Mondo vive in un’altra dimensione, una città in miniatura che sembra anticipare e accelerare la città e le sue dinamiche”.
Ecco che un microcosmo si fa portatore di senso e significati sulla città intera e sui meccanismi in atto al suo interno, nel presente: quotidianità condominiale, cronaca di giornale (anche nera), immaginario collettivo.
Basta saper guardare con le lenti giuste.
Per chi volesse approfondire, lunedì 26 Novembre alle ore 20.30 presso il Negozio Civico Chiamamilano, per la rassegna InZonaCinema si terrà la proiezione di "42 storie da un edificio mondo". Saranno presenti, oltre ai registi, alcuni rappresentanti dell'Associazione "B42 (Bligny 42)".
L’ingresso è gratuito.
Questo è il secondo appuntamento di InZona Cinema, rassegna cinedocumentaristica organizzata dall’associazione Chiamamilano, che presenterà un film al mese (accompagnato dai racconti dei registi e dei cittadini coinvolti) nell’intento di raccontare Milano e le sue trasformazioni, partendo dal territorio e da quelle zone che sono più emblematiche del cambiamento urbanistico, sociale e culturale.
42 | storie da un edificio mondo
18’ – video e animazione stop-motion, Italia/Francia, 2009
Un film di Francesca Cogni e Donatello De Mattia
Soggetto: Francesca Cogni, Donatello De Mattia, Fabio Falzone
Sceneggiatura: Fabio Falzone, Francesca Cogni
Immagini reali: Donatello De Mattia
Disegni e animazione: Francesca Cogni
Montaggio: Francesca Cogni
Suono: Francesca Cogni e Donatello De Mattia
Musiche: ventiili, 2009
una produzione GingerProduzioni / TooA e Film Flamme Sacre
info:42film.wordpress.com