A breve il voto su Area C. Mentre, soldi permettendo, il Comune pensa ad altri interventi per ridurre il traffico

La notizia, quindi, è che da aprile non ci saranno più novità. La Cerchia dei Bastioni viene definita come l'area ottimale di validità del provvedimento, ed anch'essa non dovrebbe subire variazioni, se non, eventualmente, estendendosi ad alcune aree limitrofe già interessate da provvedimenti di restrizione del traffico (quelle 'isole' a ridosso dei Bastioni che già ora sono Ztl).
Le novità del Piano del Traffico sono piuttosto nella pianificazione di una serie di altri strumenti volti a limitare la circolazione veicolare favorendo invece quella pedonale, delle bici e dei mezzi pubblici. A differenza di Area C che è già in vigore, però, solo alcuni degli interventi previsti potrebbero realmente essere terminati a breve. Vediamo quindi cosa possiamo aspettarci per il prossimo anno, e cosa invece è rimandato più o meno alla scadenza dell'Expo.
Partiamo dalle “Zone 30”, programmate un po' in tutta la città. Finora ne sono state finanziate solo sei, ma in programma ce ne sono almeno una ventina. Si va da Baggio a Dergano, da Città Studi all'Isola, da via Conservatorio a via Sarfatti, dal Gallaratese a Trenno. Altre zone del centro storico dovrebbero diventare poi a “pedonalità privilegiata”, ovvero con una circolazione di auto molto ridotta: è quasi fatta per piazzetta Liberty e per via Santa Radegonda, mentre è ancora in attesa di finanziamenti la sistemazione di Montenapoleone.
Nelle intenzioni dell'Amministrazione, la circolazione in centro dovrebbe essere facilitata non solo da misure restrittive come Area C, ma anche da un minor numero di auto in sosta, se effettivamente si riuscirà a chiudere accordi vantaggiosi per entrambe le parti con le autorimesse. Saranno dolori, invece, per chi vorrà fermarsi in periferia, nelle zone più vicine alla metropolitana. Le strisce blu copriranno le zone di Zara-Testi lungo l’asse della nuova M5 e di Rogoredo sulla M3, di Gobba e Abbiategrasso sulla M2, e di Bisceglie sulla M1.
Il lavoro maggiore, a livello urbanistico, verrà fatto sulle piste ciclabili, per cui l'assessore alla Mobilità Maran ha parlato di 20 milioni di stanziamento nei prossimi due anni, con i lavori che seguiranno il tracciato dei “Raggi verdi” individuati dal PGT, gli assi che dal centro portano alla periferia. Interventi che richiederanno ancora un paio d'anni prima di essere completati.
Insomma, ce n'è abbastanza, insieme alle statistiche che indicano un costante incremento nell'utilizzo dei trasporti pubblici, per sperare in sviluppi positivi anche nei prossimi anni. Anche se, come abbiamo accennato, per ora, di certo, c'è solo Area C e poco più.
Per un ripensamento complessivo della mobilità cittadina e non solo bisognerà attendere il PUMS (Piano Urbano della Mobilità sostenibile), che vedrà la luce non prima di un anno. Lì si decideranno spostamenti di linee di trasporto pubblico, strade e collegamenti strategici per la viabilità.
Claudio Urbano