Settantadue giorni in consiglio comunale, duecentoquarantuno delibere approvate: 5 anni di mandato raccontati dai numeri
Bilancio, sì, ma di fine mandato. 72 giorni, circa due mesi e mezzo di vita, dentro l'aula di palazzo Marino: in assemblea per 412 volte, per un totale di 1.738 ore. E' arrivato per i consiglieri comunali della Giunta Pisapia anche il tempo di fare un bilancio di fine mandato, ecco quindi tutti i numeri di cinque anni di amministrazione. 255 delibere esaminate di cui approvate 241. Li hanno presentati ieri il presidente Basilio Rizzo, insieme con il vicepresidente Andrea Fanzago. I consiglieri hanno "schiacciato il pulsante" del voto 4.044 volte e hanno presentato 14.653 emendamenti. A lavori quasi conclusi (l'ultima delibera verrà trattata nella seduta convocata lunedì prossimo), l'anno più intenso risulta essere stato il 2014, con 94 sedute, oltre due alla settimana, lo stesso numero del 2007 sotto l'amministrazione precedente. |
Per le delibere invece l'attuale consiglio ha fatto peggio del precedente, che superò il numero di 250 delibere al terzo anno di mandato. Oggi, con ancora una o al massimo due sedute da seguire, l'orologio di palazzo Marino segna 1.737 ore e 56 minuti trascorsi in aula in cinque anni, con la seduta più lunga, fra il 14 e il 18 novembre 2013, durata 65 ore e 16 minuti per approvare il bilancio di previsione, e al secondo posto quella fra il 17 e il 19 dicembre 2015, durata 31 ore e 8 minuti sull'accordo di programma per gli scali ferroviaria: è l'unico provvedimento, quest'ultimo, che risulta "decaduto" fra i 213 in tutto sottoposti dalla giunta all'aula. E sempre sullo stesso argomento è l'unica delibera che risulta respinta: i testi di giunta approvati senza ritocchi sono stati 105, quelli varati ma emendati 86, e a questi si aggiungono 50 delibere di iniziativa consiliare. Nel "cassetto" dei consiglieri restano non esaminati 12 provvedimenti di giunta, tra cui il testo sulla "regolarizzazione" del centro sociale Leoncavallo, e 4 di iniziativa consiliare. L'attività d'aula non si limita però alle sole votazioni sulle delibere.
Gli interventi liberi dei consiglieri sono stati 1991, le riunioni dei capigruppo 244, le mozioni 454, le interrogazioni 951. Numeri da record: per gli interventi liberi il radicale Marco Cappato, che ne ha totalizzati 142, seguito da Riccardo De Corato di Fdi con 130: in coda alla classifica Francesco Mancuso del Pd, che non ne ha fatto nemmeno uno, preceduto da Francesco De Lisi ed Elena Buscemi, sempre del Pd, che hanno preso la parola due volte. Altissimo il numero dei consiglieri che superano il 90% delle presenze in aula: 35 su 48 hanno risposto all'appello iniziale. La cifra si abbassa drasticamente però nell'elenco dei consiglieri presenti alle votazioni nel corso delle sedute: sono 8, e dopo il presidente Rizzo, con il 96 per cento delle presenze, la più virtuosa è Patrizia Quartieri di Sel, con il 94,5%.
Quanto alle 18 commissioni consiliari, oltre alla sottocommissione Carceri, hanno totalizzato 1594 sedute, ma il vero "record", che per Basilio Rizzo può vantare l'assemblea uscente, è nella spending review: "abbiamo aperto al pubblico palazzo Marino per 41 domeniche, abbiamo ricevuto 39 delegazioni straniere e abbiamo promosso soggiorni studio all'estero per 1047 ragazzi e e 310 adulti, ma abbiamo radicalmente tagliato sulle spese di rappresentanza, se pensiamo a quanto accadeva in passato: 4 missioni in 5 anni, una all'estero, in Israele, per due consiglieri, e tre in Italia, a Torino, Assisi e Corleone, per un evento Anci e per accompagnare il gonfalone di Milano, per un totale di spesa di 4.897 euro.
"Virtuosi" anche i gruppi: "Diranno che è per le forbici sui fondi, ma la realtà - ha detto Rizzo - è che non sono mai state spese tutte le risorse messe a budget nel bilancio. Magari qualcuno si è lamentato per i panini alla bouvette, ma ci eravamo promessi di stare attenti all'uso dei denari pubblici e così è stato".