Assemblea sulla sicurezza in Zona 3: il vice Sindaco scarica tutte le colpe su Governo e Magistrati

Anche se siamo al Teatro Leonardo Da Vinci e sono le nove di sera, non va in scena la Prima di un grande spettacolo. In programma c'è il dibattito "La Sicurezza: un diritto di tutti, dai problemi ai progetti" . Gli attori sono i cittadini di zona 3, la Guest Star è il vice Sindaco e Assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato.
Ma è sul vice Sindaco che piovono fitte proteste, inquietudini, domande dei rappresentanti di Quartiere che uno a uno prendono la parola.
Prostituzione in Viale Abruzzi. Scippi in via Settembrini. Furti in Via Teodosio. Degrado in via Benedetto Marcello. Scarsa illuminazione e auto rubate in via Rizzoli.
Ce n'è per tutti i gusti. Il vice Sindaco ascolta tutti, anche se non guarda mai negli occhi i suoi interlocutori, scrive messaggini al cellulare e parla sottovoce coi suoi "compagni di banco".
Poi si alza. Tutti attendono col fiato sospeso. Attendono risposte, rassicurazioni, promesse, piani d'azione. E invece anche il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza comincia il suo Cahier de dolence. Sì, perché ci tiene a dire prima di tutto che non è sua la colpa di tutti i mali della Zona 3 di Milano, e più in generale della città che governa. La colpa è di Romano Prodi, Giuliano Amato e Massimo D'Alema che hanno firmato il trattato per fare entrare la Romania nell'Unione Europea.
Poco importa se i viados di viale Abruzzi non hanno nulla a che fare con la Romania e che i problemi nell’area di via Settembrini e via Benedetto Marcello, come il degrado in via Rizzoli, si trascinino da anni.
Il Senatore De Corato, che è vice Sindaco di Milano da oltre dieci anni non ha dubbi. ”La colpa è di questo Governo, che non fa leggi sulla prostituzione, non manda più forze dell'ordine a soccorso della città, non arresta i delinquenti.” Anzi ne ha anche per i magistrati e i responsabili dell’ordine pubblico. Infatti per De Corato la colpa è anche della Magistratura che non applica le leggi, della sinistra radicale che non vuole trovare soluzioni, del Questore che a questa serata non è voluto intervenire.
Lui vorrebbe essere un Sindaco Sceriffo con 40 mila uomini come Rudolph Giuliani, ma il Governo, questo Governo, non gli dà poteri. Lui vorrebbe avere un Premier come Zapatero o Blair, che non hanno firmato il trattato di adesione di Romania e Bulgaria all'UE.
Molti cittadini iniziano a chiedersi che cosa sono venuti a fare. Ascoltare l’ennesimo scaricabarile tra istituzioni e poi tornare a casa con la certezza che nulla migliorerà fa cadere le braccia e montare l’ira.
Alla fine fa quasi tenerezza l'Assessore. Non ha colpe, lui. Che può farci, lui? L'unica cosa che può fare è promettere che finchè ci sarà lui non verranno costruite moschee. “Che c’entra?” Si chiedono i cittadini. Nessuno lo sa.
Giulia Cusumano