Lo storico edificio anni '20 diventerà la nuova casa del quartiere di Zona 2: firmata la lettere d'intenti da Fondazione Cariplo e Comune di Milano
Una riqualificazione molto attesa, una rinascita annunciata che finalmente prende il via: stamattina al Parco Trotter si è tenuta la presentazione del futuro dell’ex Convitto, l’edificio storico che dagli anni Venti è stato parte del complesso educativo del Trotter e che grazie all’avvio dei lavori e a un percorso partecipato che ha coinvolto centinaia di cittadini del quartiere, tornerà finalmente agli antichi fasti, diventando – come l’hanno definita i cittadini di zona – la nuova “Casa del quartiere”, dopo trent'anni di abbandono e incuria. Il progetto prevede che gli spazi riqualificati ospiteranno 375 ragazzi della Scuola Media (attualmente sono 295 in altri padiglioni) in 15 nuove classi su un’area di 2.540 metri quadri, oltre a spazi per attività aperte al quartiere (2.630 metri quadri). Al progetto di riqualificazione dell’ex Convitto si affianca anche il recupero dell’ex Piscina che, grazie ai fondi del Bilancio Partecipato, diventerà un campo sportivo multifunzionale. |
A cofinanziare l'operazione c'è infatti Fondazione Cariplo, che ha investito nell'operazione ben 8 milioni di euro (su un totale di 12 necessari per l'intera riqualificazione): “Abbiamo creduto in questo progetto fin dal primo minuto, perché siam convinti che le città debbano valorizzare le periferie. È in questi luoghi – ha spiegato Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo – che si costruiscono comunità coese e si può e si deve fare integrazione. Il Trotter è un progetto simbolo perché parte da un luogo, un polmone verde dove si svolgono attività legate alla cultura, al tempo libero, alla condivisione, momenti che creano coesione sociale. Quando si decise di intervenire con questo progetto, viale Padova era una zona ‘difficile’; le nostre periferie devono sempre più essere luogo di incontro, per evitare che siano occasioni di scontro”.
Per confrontarsi e scegliere quali fossero le attività sociali più adatte da ospitare negli spazi dell’ex Convitto-nuova ‘Casa del quartiere’, tra settembre e dicembre 2015 si è svolto un percorso di progettazione e confronto con i cittadini della zona. Il percorso ha portato a 32 incontri di progettazione partecipata per l’uso degli spazi dedicati alle attività aperte al quartiere, a 5 tavoli di lavoro, alla compilazione di questionari, ai ‘Lunedì del Trotter’, alla nascita di una ‘Stanza del progetto’ aperta al quartiere, all’adesione di negozi e luoghi di aggregazione sociale che si sono fatti “vetrina” delle iniziative, a 1.000 cartoline informative distribuite nelle case, a newsletter e a 2 siti internet dedicati.
In particolare, sono stati indicati come utili per il quartiere laboratori di manualità, artigianato, creatività per giovani e adulti, sale incontro per attività musicali, culturali e formative, sportelli informativi, aree ricreative e ricettive: tutti spazi pensati come ‘flessibili e adattabili’ alle esigenze della zona.
Sabato mattina, 23 aprile, le cesate del cantiere ospiteranno una “mostra” particolare, che racconta gli sviluppi dei lavori e propone un’immagine del futuro dell’ex Convitto.