Alla fine delle polemiche con Torino, oggi è stato presentato il nuovo Salone di Milano: dal 19 al 23 aprile in Fiera, con l'ambizione di cambiare le dinamiche della promozione del libro e della promozione nel nostro Paese
C'era una volta il Salone del Libro, che dal 1988 veniva ospitato presso il Lingotto di Torino. Poi un giorno di qualche tempo fa l’Aie (Associazione italiana editori) pensò che fosse giusto e opportuno spostarlo a Milano, e iniziò a creare con Fiera Milano una nuova realtà per il "progetto promozione del libro" (lasciando la Fondazione del Libro di Torino). Ne seguirono polemiche a non finire, con contestuale dimissione dall'Aie di molte case editrici, contrarie alla scelta e alle modalità operative con cui era stata presa. Oggi, 5 ottobre 2016, è stata presentata a Palazzo Reale "Tempo di libri", prima edizione del salone dell'editoria di Milano. Il presidente dell'Aie, Federico Motta, ha dichiarato che "noi ci sentiamo liberi, siamo imprenditori liberi, persone che operano in questo paese in una logica di libertà per rendere il Paese migliore". E che questo Salone milanese ha l'ambizione di cambiare radicalmente le dinamiche del libro e della promozione nel nostro Paese. Tempo di libri sia, e sarà infatti, dal 19 al 23 aprile prossimi: una fiera "interattiva", pensata anche per i non- lettori, nell'idea fondante che "questa è un’epoca dove c’è tanto bisogno di tempo e tanto bisogno di libri. |
Parte fondamentale nel programma avranno, oltre a tutti i professionisti del settore, anche le scuole e le Università. La manifestazione, che si svolgerà in 35 mila metri quadrati nei padiglioni di Fiera Milano Rho, sarà aperta fino alle 19 per poi avere una costellazione di appuntamenti serali che verranno realizzati con la collaborazione di BookCity, in una sorta di programma OFF, tenendo sempre presente, come ben esplicitato dalla coordinatrice del comitato scientifico Renata Gorgani "che ogni soggetto resta indipendente" pur nella collaborazione e nel rispetto reciproco. E la società che curerà la manifestazione è la Fabbrica del Libro spa, una newco guidata appunto da Renata Gorgani.
Il progetto avrà invece tre responsabili: Chiara Valerio, Pierdomenico Baccalario e Giovanni Peresson, che saranno a capo del programma (nel dettaglio, la Valerio responsabile del programma generale, Baccalario di quello da 0-18 anni e Giovanni Peresson di quello professionale).
C'è anche la benedizione delle Istituzioni: “La Fiera del Libro – ha affermato il Sindaco Giuseppe Sala – sarà una nuova occasione di crescita per Milano. La nostra città, infatti, ha nell’editoria una delle sue anime più rappresentative e trova nella capacità di coinvolgere milanesi e turisti un decisivo punto di forza. Quello che spero è che questo appuntamento, come succede già con gli eventi di BookCity e PianoCity e con il Fuorisalone del Design, contribuisca a rendere sempre più attrattiva Milano, punto di riferimento non solo per il nostro Paese, ma anche a livello internazionale”.
Roberto Maroni si è invece appellato ai dati ("la Lombardia - ha spiegato - è al primo posto per il numero delle case editrici che sono il 20% del totale italiano. Il primato lombardo è ancora più evidente se vediamo le pubblicazioni che sono 20.294, pari al 32,8% del totale italiano) per affermare il concetto che "questo è il posto". Milano, capitale dell'Editoria, avrà dunque il suo Salone, con l'obiettivo di attirare 70-80mila visitatori in Fiera e circa 100mila presenze in città, mettendo in piedi un programma di eventi diffusi stile "Fuorisalone". E non ci si ferma qui: è stata resa nota anche la volontà di portare il progetto al Sud. "Ci saranno delle tappe dal 2018 anche in alcune aree del Sud Italia - ha spiegato Federico Motta - dove ci sono tante energie ma spesso non si riescono a organizzare delle iniziative di questo genere".
Nei prossimi mesi ci sarà tempo di organizzare un programma che risponda alle attese.
http://www.tempodilibri.it/