La madre di un disabile che deve venire a Milano chiama il centralino del Comune per sapere se c’è un servizio taxi apposito...le rispondono di andare a…

B- Adesso non ricordo il numero.
A- Le sembra di avermi dato una risposta?
B- VADA A CAG…!
“A” è la Signora Sabrina Bassi, mamma di Marco Gentili, un ragazzo disabile che vive fuori città.
“B” è una centralinista del comune di Milano che risponde al numero verde 020202.
Taxi per disabili a Milano non ce ne sono, le fa intendere la centralinista prima che la conversazione degeneri. Il Comune fa solo convenzioni con compagnie private di trasporti ad hoc.
Molto bene -pensa la signora Bassi- ora non resta che rivolgersi alla compagnia privata ed accordarsi sulle modalità del servizio.
Peccato che la centralinista abbia poca voglia di fare il suo mestiere, o più semplicemente si sia alzata con il piede sbagliato. Le ci vogliono meno di due secondi per mandare la Signora Bassi a quel paese.
Non tutti i centralinisti del Comune, fortunatamente, sono uguali. Chiamando lo 020202 e richiedendo lo stesso tipo di informazione un signore gentile è stato in grado di fornirci dopo una rapida ricerca il contatto di un paio di aziende private che effettuano servizio di trasporto per disabili.
Ora che sono stati introdotti gli “emoticon” , le faccine colorate che consentono di esprimere il gradimento dei milanesi per i servizi erogati dal Comune, tutti i dipendenti saranno senz’altro più cauti nel rapportarsi con i cittadini.
Peccato il Ministro Brunetta non abbia pensato agli emoticon telefonici; la Signora Bassi, selezionando la “faccina rossa”, avrebbe volentieri fatto “perdere la faccia” alla centralinista dal “vaffa” che scappa.
G.C.