A2A annuncia novità su illuminazione, rifiuti e riscaldamento. Anche la città è chiamata ad investire, con previsione di risparmi futuri

Partiamo dal progetto più ambizioso, di cui per ora in realtà non si conoscono i dettagli. Illuminare a led tutte le strade di Milano, mettendo mano agli attuali lampioni. Si dovranno toccare 140.000 punti luce. Il risultato però, assicurano da A2A, sarà davvero soddisfacente, sia per la qualità dell'illuminazione cittadina, sia, sul lungo periodo, per le casse comunali, visto si consumerà circa il 30% in meno rispetto ad oggi.
Altra buona notizia quella sull'impianto di compostaggio, che dovrà lavorare i rifiuti umidi raccolti a Milano. Una risorsa che ora Amsa (controllata da A2A) si limita a raccogliere, ma che deve poi cedere, a prezzi piuttosto salati, per la stessa Amsa, all'impianto bergamasco di Montello, non avendone uno proprio. Un peccato perché Milano è già al 42% di raccolta differenziata complessiva, e dovrebbe salire oltre il 50% quando l'umido sarà raccolto in tutta la città. Anche qui non ci sono cifre, ma il luogo dove realizzare l'impianto è ormai quasi certo. Sarà molto probabilmente nel territorio di Lacchiarellia, ha spiegato il direttore generale di A2A Renato Ravanelli, e anche questo dovrebbe entrare in funzione nel 2015.
Proseguono intanto gli investimenti sul teleriscaldamento. Ad oggi A2A fornisce calore già a 86.000 appartamenti equivalenti e oltre 200.000 abitanti tra Milano e Sesto San Giovanni. Il progetto (vedi mappa) è di collegare le aree già servite nell'ovest milanese (a nord grazie al calore dell'inceneritore di Silla e a sud nell'area di Lorenteggio), e di portare ad una rete unica anche gli impianti che servono l'area a sud-est (zona Mecenate-Santa Giulia). A questo scopo l'azienda ha già in programma un investimento di 95 milioni nei prossimi tre anni, per poter servire altri 270.000 clienti.
Un progetto e un investimento sicuramente ambiziosi, tanto che il presidente del Consiglio di Gestione Graziano Tarantini ha auspicato che si possa “fare un discorso col socio pubblico”, ossia col Comune, per “trovare un equilibrio” sui costi.
Nei giorni in cui a Milano si discute di come gestire insieme a Brescia la governance di A2A, ipotizzando anche una vendita di quote nel prossimo anno per fare cassa, anche il tema dell'investimento pubblico per le risorse energetiche sarà nuovamente sul tappeto.
C.Urbano