Parte la sperimentazione dopo il confronto aperto con le famiglie degli ospiti dei Centri
A partire dal 1° gennaio e per un anno, in via sperimentale, cambia l’articolazione tariffaria per gli utenti dei Centri Diurni Disabili del Comune di Milano e di quelli convenzionati. Una misura decisa a seguito di un confronto tra l’Assessorato al Welfare e le famiglie di persone con disabilità gravi e gravissime, che mira a rendere più equa la ripartizione dei costi in relazione alle fasce di reddito. |
Dal 1° gennaio le tariffe saranno calcolate a prescindere dal numero di assenze e sulla base dell’ISEE socio-sanitario e non più ordinario. Saranno articolate in questo modo: da 0 a 2.000 euro si pagherà una quota mensile di 32 euro, da 2000,01 a 6.000 euro una quota mensile di 54 euro e superiore a 6.000 una quota di 106 euro. In questo modo 568 (88%) su 645 assistiti nei 40 Centri cittadini pagheranno la tariffa più bassa di 32 euro al mese. Mentre solo il 5% pagherà la tariffa massima di 106 euro. Con il vecchio sistema invece l’80% degli utenti pagava 57,2 euro al mese.