Pur di discutere in tempo il PGT la Giunta ritira il Bilancio e il Comune va all’esercizio provvisorio

Come abbiamo spiegato nelle ultime settimane, i due provvedimenti sono strettamente legati dal punto di vista delle tempistiche e per il PGT la dead line è il 14 febbraio.
Del resto una maggioranza intenzionata a non cedere di un millimetro su un provvedimento importante come il bilancio avrebbe dovuto essere presente a ranghi compatti invece, solo per citare l’ultimo episodio, nel corso della seduta del 18 gennaio erano presenti poco più della metà dei consiglieri del centrodestra.
A fronte dello stallo la Giunta ha deciso di ritirare la delibera del Bilancio, andare all’esercizio provvisorio e aprire la discussione sul PGT. Troppo consistenti gli interessi, troppo alto l’investimento politico –l’Assessore Masseroli ne ha fatto l’alfa e l’omega dei cinque anni del proprio mandato– per rischiare di arrivare con i giorni contati a ridosso della scadenza.
In ogni scorciatoia, però, si nascondono molte insidie: anzitutto il blitz che ha portato all’esercizio provvisorio (cosa che non costituisce certo un esempio di amministrazione efficiente) rappresenta un vulnus che non garantisce di per sé un rapido esame del Piano di governo del territorio, nonostante la falcidia delle osservazioni presentate dai cittadini voluta dall’Assessore all’urbanistica.
In secondo luogo il bilancio rischia di essere discusso a campagna elettorale in corso.
A quel punto sarà molto difficile ricompattare una maggioranza già sfilcciata e richiamare all’ordine consiglieri o già impegnati nel tour de force delle iniziative elettorali o troppo demotivati perché esclusi dalle liste o frustrati nelle proprie aspirazioni.
E. P.