"Immagini sensibili" per i 35 anni di Studio Azzurro: fino al 4 settembre a Palazzo Reale
Un lavoro lungo 35 anni, che ha prodotto numerose videoinstallazioni interattive, "ambienti sensibili", tanti "musei di narrazione", film e spettacoli teatrali. E' la storia di Studio Azzurro, cominciata nel 1982 a Milano e a cui Milano oggi rende omaggio con una bella mostra a Palazzo Reale. Anche se definirla mostra è riduttivo: non una semplice mostra, infatti ma un’esperienza polisensoriale, capace di restituire al pubblico l'esperienza di Studio Azzurro, da sempre un punto di riferimento nazionale e internazionale della creazione artistica legata alle nuove tecnologie. |
Un’occasione unica per vedere per la prima volta e in un unico spazio opere che hanno emozionato intere generazioni: 14 sale che si snodano negli spazi di Palazzo Reale, dall’Appartamento del Principe fino alla Sala delle Cariatidi: da Il nuotatore (1984), una delle primissime installazioni, fino a La pozzanghera (in foto, 2006) un micropaesaggio interattivo per bambini; da Tavoli (1995) - il primo ambiente sensibile - ai Portatori di Storie (2008-2016). Alle opere storiche si affianca una nuova installazione interattiva, dal titolo ‘Miracolo a Milano’, progettata appositamente per questa occasione come omaggio alla città: l’opera inedita si inserisce nella serie dei Portatori di Storie, un format ideato da Studio Azzurro, frutto di 20 anni di ricerca tecnologica e antropologica, con l’intento di raccontare un territorio e le persone che lo abitano. Miracolo a Milano è un’opera pensata per rendere la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale un luogo di narrazione e di partecipazione: un grande affresco virtuale, ispirato alla scena finale del film di Vittorio De Sica, che rappresenta, in chiave di sogno, le povertà e le emarginazioni vecchie e nuove, rendendo tangibile come sia forte e significativo il valore di ciò che è diverso e lontano dai modelli della cultura vigente.
Parte integrante della mostra saranno le attività educational, grazie all’attitudine di Studio Azzurro riguardo alla formazione e alla particolare attenzione verso i giovani e gli studenti. Le attività di laboratorio si svolgeranno sia all’interno del percorso della mostra, predisposto per offrire un programma di workshop e attività didattiche gestite in collaborazione con ADMaiora, sia presso lo Spazio MIL/Archivio Giovanni Sacchi dove giovani artisti, studenti e cittadini daranno vita alla sperimentazione di una Stazione Creativa, luogo di intercettazione e condivisione di idee e progetti culturali. In parallelo alla mostra, in accordo con il Cinema Anteo, si terrà una rassegna dei film e di video inediti di Studio Azzurro. Dalla sperimentazione di Facce di festa (1980) fino a Il Mnemonista (2000) girato negli spazi della Fabbrica del Vapore prima del restauro e dell’insediamento al suo interno di realtà creative come Studio Azzurro. In collaborazione con il CRT Milano, è in programma la messa in scena di una nuova versione dello spettacolo DELFI (studio per suono, voce, video e buio), che vede nuovamente protagonista Moni Ovadia e i testi di Ghiannis Ritsos, in un contesto completamente diverso.