Finalmente la scuola di via Ugo Pisa verrà abbattuta, per essere ricostruita

Ma col passare del tempo le magagne vengono alla luce, ai danni degli utenti e del personale: i riscaldamenti cominciano a funzionare a singhiozzo, l’ acqua piovana si infiltra dal tetto e impregna i soffitti in cartongesso provocando la caduta di qualche pannello, a volte la mensa si allaga e i bidelli sono costretti a svuotarla con stracci e secchi mentre i bambini mangiano in corridoio.
Scattano petizione e raccolta firme per portare il caso all’attenzione di Palazzo Marino, e relative proteste davanti all’ex-Sindaco.
Dopo anni di relazioni delle varie Commissioni Sicurezza finalmente il Comune inserisce la demolizione e la ricostruzione del plesso di via Ugo Pisa nel piano triennale 2008-2010 mettendo nel bilancio 2008 lo stanziamento di € 9.220.203,00 per eseguire l’opera. Poi cala di nuovo il silenzio, finchè nel giugno 2008 gli ex assessori ai Lavori Pubblici e all’Istruzione Simini e Moioli si palesano per un sopralluogo, la cui conclusione è “C’è chi sta peggio di voi”. I soldi non ci sono e l’unica cosa da fare è mettere in sicurezza l’edificio: poi “per la demolizione e ricostruzione se ne parlerà più avanti quando questa condizione diventerà una priorità”. Insomma finchè qualcuno non si fa male non è il caso di allarmarsi.
Ora qualcosa è cambiato: il Vicesindaco Guida e l’Assessore Castellano si sono interessate della situazione e hanno eseguito, lo scorso 1 dicembre, un sopralluogo con i tecnici del Comune per decidere il da farsi. Hanno anche comunicato che a giugno la scuola verrà chiusa proponendo il trasferimento temporaneo nella struttura vicina di via Narcisi, decisione che non è molto piaciuta ai genitori, timorosi che il trasferimento finisca per diventare definitivo (come purtroppo è accaduto in altri casi). L’ultimo aggiornamento risale al 22 dicembre: su richiesta dei genitori, l’Assessore Castellano ha concesso un incontro a inizio gennaio, e ha nel frattempo inviato un documento contenente l’analisi strutturale sull’edificio effettuato in concomitanza dei lavori di ristrutturazione appena ultimati, da cui emerge che “l’edifico è ammalorato e necessita o di una ristrutturazione o meglio di una ricostruzione”.
Quale che sarà la decisione, i genitori hanno apprezzato la disponibilità al dialogo dell’Assessorato e la trasparenza con cui la questione sta venendo trattata.
Antiniska Pozzi