Dopo il via libera della Giunta alla linea 4 della metropolitana non si placano le polemiche
A quattro giorni dal sofferto via libera dato dalla Giunta alla MM4 non si placano le polemiche all'interno del governo cittadino e della sua maggioranza. Sopite, almeno per ora, le proteste dei residenti della zona Solari -dove dovrebbe essere localizzato uno dei cantieri più grandi e invasivi- alle quali si erano accodati in modo assai bipartisan alcuni consiglieri comunali, lo spinoso strascico politico è tutt'altro che superato. |
Dal canti loro i sostenitori della MM4 fanno quadrato intorno alla decisione di venerdì. In testa l'assessore alla Mobilità. Maran, uno dei più convinti assertori della necessità e della sostenibilità dell'opera ha respinto sia le accuse di trionfalismo che i dubbi sulla capacità di Milano di sostenere i costi di costruzione e gestione della linea quattro. "Milano ce la farà" ha dichiarato l'assessore anche se ha precisato in un'intervista a Repubblica che entro "per il 2022 sarà necessario definire un quadro tariffario per la sostenibilità delle nuove linee metropolitane." che tradotto vuol dire che se prima delle elezioni del 2016 non vi saranno incrementi del prezzo dei biglietti, le tariffe aumenteranno subito dopo.
La polemica, per una decisione bene o male obbligata e i cui contorni erano stati comunque definiti dai contratti e dal piano finanziario elaborati dalla Giunta precedente, è destinata a non spegnersi.
Prossimo fronte il Consiglio comunale. Il Presidente Rizzo ha ribadito quanto aveva affermato non appena resa nota la decisione di venerdì: la delibera, contrariamente a quanto previsto dalla Giunta, dovrà passare dall'aula di Palazzo Marino.