I valori del pm10 tornano a salire e il problema dell'inquinamento dell'aria si ripropone inesorabile
Domani sono dieci i giorni consecutivi di sforamento della soglia limite di 50 mg per metro cubo per il Pm10: dopo la piccola tregua di fine anno dopo due mesi senza respiro, si torna a riparlare della situazione dell'aria a Milano. Non piove, e alcune centraline Arpa hanno toccato quota 150, nei giorni scorsi. Lunedì scattano le misure previste dal protocollo antismog per i comuni della città metropolitana, e a complicare il tutto incombe lo spettro dello sciopero dei mezzi pubblici indetto per venerdì dall'Usb, e relativa deroga concessa dalla Regione Lombardia per i mezzi diesel. |
E' sempre di ieri l'ennesimo appello di Legambiente, che ha inviato una lettera sindaci dei capoluoghi lombardi e a quelli della città metropolitana milanese "perché intervengano con misure che possano contrastare da subito queste fasi di emergenza".
Ad esempio, tra i provvedimenti proposti dall'associazione, "si invitino i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici locali anche tramite l’adozione di agevolazioni tariffarie concordate con le aziende di trasporto pubblico; si istituiscano da subito le aree di divieto al traffico. Pensiamo, in particolare, a fasce di protezione attorno agli edifici scolastici – Area B, Area Bambino – vietando il parcheggio in prossimità delle entrate, favorendo la messa in pratica dei Pedibus e dell’uso della bicicletta; si potenzino (e/o si introducano) i controlli sui caminetti e le stufe a legna, vietati nel periodo aprile-ottobre; si avvii una campagna straordinaria di controlli sulle caldaie a gasolio; si intensifichino i controlli stradali sulle auto inquinanti oggetto dei divieti di circolazione regionale; si riducano le velocità degli autoveicoli in città, si facciano rispettare i limiti già imposti e si vieti il transito ai veicoli diesel, indicando, ad esempio per gli autotrasportatori, fasce orarie per il carico e scarico al di fuori di quelle di maggiore concentrazioni di polveri; dal 10° giorno consecutivo anche se feriale, si attivi il blocco totale del traffico a fasce orarie predefinite (ipotizziamo 9,00-12,00, 14,00-17,00), chiedendo contestualmente l’aumento delle corse del trasporto pubblico per attenuare i disagi per i cittadini".
Tutte misure che sarebbero da aggiungere a quelle strutturali, che dovrebbero agire sul lungo periodo e non secondo la logica dell'emergenza. Giusto oggi il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, nel corso di un'audizione in commissione Ambiente alla Camera, ha dichiarato che: "L'emergenza smog e polveri sottili tende ad indurre a soluzioni tampone ma il modo giusto per affrontarle sono soluzioni infrastrutturali e politiche organiche che diano una risposta strutturale e non emergenziale. Siamo davanti alla necessità di un cambiamento degli stili vita ma anche di cambiamenti culturali, dobbiamo invertire la rotta della nave prima che incroci danni irreparabili".
Nel frattempo, com'è ormai consuetudine, si può sempre guardare in alto e sperare che piova.