Il Tribunale superiore delle acque pubbliche respinge i ricorsi presentati dal Comune di Senago contro il progetto definitivo della vasca di laminazione
Lungo e travagliato, l'iter che porterà a realizzare, finalmente, il sistema di difesa idraulica che consentirà di impedire future esondazioni del fiume Seveso e relativi danni collaterali. Ma pian piano sembra che il percorso vada verso la fine: l'ultimo atto è stata la notizia del respingimento, da parte del Tribunale superiore delle acque pubbliche, dei ricorsi presentati dal Comune di Senago, che non voleva venisse realizzata la vasca di laminazione sul proprio territorio. Facciamo un piccolo passo indietro: a fine 2014, in seguito alle pesanti esondazioni del periodo estivo, Comune, Regione e Governo hanno trovato un accordo e il finanziamento per iniziare un piano di difesa idraulica con un intervento che prevede, sulla carta, il potenziamento dei canali scolmatori, lavori sul letto del fiume nel sottosuolo di Milano, la manutenzione straordinaria di alveo e sponde, e la costruzione di 4 vasche di laminazione (ognuna da centinaia di migliaia di m3 di capienza), nei territori di Senago, Lentate sul Seveso, Varedo e Paderno Dugnano. |
I lavori per l’allargamento del canale scolmatore sono già in corso per un importo di circa 23 milioni già finanziato da Regione Lombardia. Stanno partendo i lavori per la vasca di Senago, finanziata per 20 milioni dal Comune di Milano e per 10 milioni da Regione Lombardia. Il Comune di Milano è stato l’unico in Italia ad essere intervenuto con risorse proprie per arginare il dissesto idrogeologico. Per le vasche di Lentate sul Seveso, Parco Nord, e Paderno/Varedo - tutte finanziate dal Governo - sono in corso l’approvazione dei progetti e le valutazioni ambientali strategiche.