Anche nel 2012 sarà difficile far quadrare i conti di Palazzo Marino

Per far quadrare i conti di Palazzo Marino, per ammissione dello stesso Assessore la bilancio, anche nel 2012 ci sarà da mettere mano alla scure e al portafogli.
Come abbiamo anticipato nelle scorse settimane è sempre più probabile un ritocco all'addizionale Irpef, che andrà ad aggiungersi alla nuova Imposta municipale sugli immobili, il cui gettito, come contestano gli amministratori locali della Lega -unici oppositori espliciti della nuova tassa- andrà solo al 50% alle casse dei comuni; per il resto i Sindaci faranno solo da esattori per conto dello stato.
Quindi via a nuovi tagli (pochi per la verità poiché da questo punto di vista si è quasi raschiato il fondo del barile), a un ulteriore aumento delle imposte e soprattutto a nuove cessioni: Serravalle e A2A su tutte.
Per quanto riguarda la partecipazione di Palazzo Marino nella società autostradale bisognerà trovare una comunità d'intenti con la Provincia, altrimenti difficilmente i privati potrebbero trovare allettante investire trovandosi in una compagine dove è difficile prendere decisioni.
Più facile, e sicuramente più redditizia, la cessione delle quote della multiutility energetica. Infatti anche il comune di Brescia, che detiene insieme a Palazzo Marino il controllo dell'azienda (con il 27,5% di quote ciascuno), sta andando nella stessa direzione. L'ostacolo in questo caso sembra essere non solo l'opposizione, che con De Corato e Masseroli ha già annunciato un fuoco di sbarramento, ma una parte della maggioranza che sostiene Pisapia: la sinistra che ha già ingoiato conto voglia la cessione SEA non vuol sentir parlare di altre privatizzazioni.
E. P.