Da oltre vent’anni la Cascina Visconta è in stato d’abbandono e da sei anni il progetto di riqualificazione annaspa in un mare di carte

E siccome in ogni notizia di cronaca che si rispetti non può mancare il morto, è bene dire che alcuni anni fa il cascinale è stato utilizzato anche per occultare un cadavere in un caso di omicidio. Oltre a questo, l’edificio, se così si può chiamare, è ad oggi oggetto, oltre che di degrado ambientale, anche di abusivismo. Alcuni residenti riferiscono di aver intravisto da fuori persino un televisore…acceso.
L’aggravante, se possibile, è che la cascina in questione non è ubicata in qualche lembo sperduto di estrema periferia, ma in piena città, in un’area situata in fondo a via Verro, tra via Alamanni e via Sibari, e i residenti della zona già da qualche anno si chiedono che ne sarà di quell’area in stato di totale degrado, col quale sono costretti a convivere quotidianamente.
Nel lontano luglio 2002 fu avviato un procedimento, facente parte della categoria “Piani di iniziativa privata” che presentava un Piano Integrato di Intervento proprio relativo all’area in questione: “recuperare il complesso edilizio della Cascina Visconta per una superficie lorda di pavimento complessiva di mq. 1.842, da destinare a funzione residenziale in coerenza con la tipologia edilizia”, è uno dei punti del PII, che prevede la realizzazione di un progetto urbano comprendente, oltre a nuovi edifici residenziali, spazi verdi, un asse ciclopedonale, una nuova piazza porticata e due aree a parcheggio pubblico.
Si sa, certe cose tendono ad andare per le lunghe, così il PII ha seguito l’iter amministrativo nel corso degli anni: dall’adozione del Consiglio Comunale con delibera n.74 in data 10 novembre 2005, all’approvazione con delibera n.49 in data 31 marzo 2006, fino alla stipula della convenzione il 19 ottobre 2006.
Però dalla data della stipula è passato ormai un anno e mezzo: perché non c’è ancora traccia di cantieri?
“Con i Piani di iniziativa privata, definiti dalla Legge Regionale 9 del 1999 Programmi Integrati di Intervento - PII, si è aperta una nuova stagione urbanistica a Milano. La metropoli lombarda può oggi rispondere alle richieste di una rapida e significativa trasformazione di importanti aree situate su tutto il territorio cittadino, grazie a uno strumento urbanistico innovativo” (fonte: sito del Comune di Milano, sezione Territorio). Insomma: forse, una volta terminata, la trasformazione sarà significativa, ma di certo non è rapida. I funzionari comunali addetti all’urbanistica assicurano che è tutto normale: questi sono i tempi tecnici per il rilascio dei permessi.
Ma per chi abita lì, a due passi dalla Cascina Visconta, c’è poco di normale nel fatto che un edificio in tale stato di degrado aspetti una riqualificazione (o almeno una messa in sicurezza) da più di vent’anni.
Le motivazioni del ritardo, poi, non sono solo le tempistiche del Comune. Il PII è articolato in due comparti: uno a nord (pari a 3500mq con indice di utilizzazione 0,65mq/mq) che comprende la Cascina Visconta, e uno a sud (43.893 mq inedificati con indice 0,325 mq/mq). Per quanto riguarda il secondo, i permessi sono in corso di rilascio, mentre il comparto nord attende ancora la presentazione dei progetti relativi alla Cascina Visconta, cosa che dovrebbe verificarsi il maggio prossimo (finora è stato presentato una parte del progetto).
La presentazione dei progetti dipende dal privato che ha firmato la convenzione del PII col Comune: Casa.Gi Srl nella persona del Signor Saverio Caltagirone. Oltre a lui, ci sono altri due firmatari, l’Immobiliare IM.CO. Spa e i proprietari della Cascina Visconta, i Signori Cesaris, che però hanno hanno stipulato un contratto preliminare di compravendita con cui cedono l’immobile a un altro Signor Caltagirone.
Il prossimo 10 aprile ci sarà la conferenza servizi: sempre i funzionari comunali riferiscono che, se tutto filasse liscio, per dare avvio e completare l’urbanizzazione e l’edificazione (quanto insomma previsto dal PII) ci vorranno almeno quattro anni.
Antiniska Pozzi
Si ringrazia per le foto la Sig.ra Paola Piazza