Per le priorità, i soldi ci sono fino a settembre, mentre resta sospesa la partita sulle tasse

È quanto è avvenuto nell'ultima settimana, prima che i conti di Palazzo Marino, insieme a quelli delle categorie più deboli, venissero salvati dal nuovo metodo dell'assessore al Bilancio Balzani.
Per ovviare ai problemi di una coperta troppo corta, a fine maggio la Giunta aveva deciso di tagliare della metà il sussidio integrativo del “minimo vitale” per gli anziani con reddito basso, 3300 persone in tutto.
Scontate le polemiche, le accuse sui tagli orizzontali e sulla volontà di risparmiare escludendo dai sussidi quante più persone possibili, come aveva stigmatizzato l'associazione dei disabili Ledha.
Il responsabile delle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, aveva però subito rilanciato, assicurando di voler recuperare già nel corso dell'anno quanto era stato momentaneamente tagliato.
Lo scorso lunedì la Giunta ha quindi rifatto tutti i conti. Stabilendo, come già era stato fatto ad aprile, alcune priorità di spesa che varranno fino a settembre. Quando, cioè, sarà chiara la linea fiscale del governo e dunque si dovrà davvero chiudere il cerchio del bilancio di previsione per il 2013.
Per le priorità dei prossimi tre mesi e mezzo saranno dunque a disposizione 88 milioni di euro, dei quali ben 44 saranno destinati al settore delle Politiche sociali. “Ne soffriranno un po' i settori di Cultura. Sport e Tempo libero”, ha spiegato l'assessore Balzani. Ma grazie a questa ridistribuzione dei conti, i sussidi agli anziani verranno erogati integralmente a partire dal prossimo bimestre, quindi da agosto, ed è stata evitata anche la riduzione del sostegno economico per l'assistenza domiciliare ai disabili. Inoltre, ha spiegato l’Assessore Majorino, verranno sbloccate le liste d'attesa, ferme dal 2009, per l'inserimento dei disabili in strutture residenziali e negli altri servizi di formazione all'autonomia.
Tra gli altri stanziamenti, 8 milioni saranno a disposizione dell'Assessorato all'educazione per aumentare i posti negli asili nido. Sono stati programmati, inoltre, 113 milioni per servizi di valenza triennale, una strada che consente forti risparmi. In questo capitolo, in particolare, ci sono 14 milioni per le assunzioni 2013-2014 soprattutto di educatrici, e 33 milioni per la manutenzione ordinaria degli edifici scolastici.
Resta fuori dai conti di quest'anno, ma sarà comunque una tassa più salata per i milanesi nell'ultima delle tre rate previste, quella di novembre, la Tares. La nuova imposta sui rifiuti quest'anno dovrà generare un gettito di 24 milioni in più, per coprire interamente i costi di servizio di Amsa. Si pagherà non più in base alla metratura dell'appartamento, ma in relazione ai componenti del nucleo famigliare. L'Amministrazione si è quindi impegnata a studiare agevolazioni per le famiglie numerose, che saranno le più penalizzate.
Il bilancio d'emergenza consente quindi al Comune di funzionare fino a settembre, anche se, rispetto ai tagli iniziali di servizi, qualcosa è rimasto fuori. Ora tutto è rimandato a settembre, quando si conosceranno le decisioni del governo e si saprà, ad esempio, se l'Imu già prevista da Palazzo Marino sulla prima casa sarà effettivamente da pagare o meno (altrimenti, il Comune potrebbe dover trovare altri soldi).
Per ora, tutto rimane sospeso, con i lavori d'Aula che, su un tema caldo come il bilancio, riprenderanno solo a settembre.
Claudio Urbano