Trenta al momento le imprese escluse dai lavori per l'Expo a causa di sospette infiltrazioni mafiose

Eppure scoprire che tra "interdette" e non ammesse alla cosiddetta "white list" sono addirittura 30 le imprese in 'odore di mafia' e quindi escluse dagli appalti per i lavori relativi ad Expo 2015 fa una certa impressione.
Se da un lato i numeri citati dal Prefetto Pansa indichino come l'opera di prevenzione abbia iniziato a dare i suoi frutti, dall'altro certificano le dimensioni, per troppo tempo ignorate da troppi, della penetrazione della criminalità organizzata -in primo luogo la 'ndrangheta- nel tessuto produttivo lombardo.
Del resto negli ultimi anni le cronache e le inchieste giudiziarie hanno fatto cadere il velo sul livello di presenza delle mafie in alcuni settori delle imprese, anzitutto quelle operanti nei settori dell'edilizia e del movimento terra, proprio quelli maggiormente interessati alle opere connesse ad Expo 2015.
E. P.