370 scuole sono interessate da cantieri, i lavori vanno a rilento e gli spazi per la didattica vengono spesso sacrificati

I trasferimenti obbligati degli studenti sono 16, tra scuole elementari, medie e superiori.
370 di queste scuole sono occupate da cantieri. Motivazioni: risanamento ambientale, bonifica parti in amianto, eliminazione barriere architettoniche, ristrutturazioni per messa norma (adeguamento a quanto prescritto dalla Legge 626). Bastano questi dati a lasciar intravedere un panorama disastroso dal punto di vista dell’edilizia scolastica, che si riflette inevitabilmente sulla didattica e sulle condizioni di vita degli studenti e delle loro famiglie.
A fronte di questa situazione, il Comune di Milano ha promesso che entro i prossimi quattro anni tutte le scuole di Milano saranno rimesse a nuovo. Un programma ambizioso, per realizzare il quale sono stati stanziati circa 90 milioni di euro per il 2007. Ma bisogna distinguere innanzitutto tra manutenzione straordinaria e manutenzione ordinaria, e le cifre relative a quest’ultima mostrano un calo, così come le risorse umane destinate alla manutenzione ammontano a sole 24 unità tra architetti, geometri, disegnatori, periti.
Per approfondire la situazione, siamo andati a vedere i singoli casi, per cercare di capire come stanno le cose nella realtà quotidiana e come la vivono i diretti interessati: allievi, genitori, docenti, personale parascolastico. Il primo caso è quello della scuola elementare di primo grado G.Negri di piazza Axum.