Molti interventi sono stati realizzati in alcuni edifici scolastici di zona 9, ma c'è ancora da fare
Circa un anno e mezzo fa avevamo pubblicato le foto del restyling della scuola elementare di via Iseo, la primaria Caracciolo, una delle scuole che facevano parte del coordinamento Una crepa in Comune, nato nel 2010 per chiedere all'amministrazione di allora una serie di interventi anche molto urgenti negli edifici di sei scuole di zona 9. Ne abbiamo parlato più e più volte, seguendo le diverse scuole nel loro percorso, che è stato lungo ma positivo. Anche se non si è ancora del tutto concluso: la crepa, per restare in metafora, è ancora in parte aperta. |
Anche l'edificio che ospita la primaria di via Fabriano, stesso plesso, presenta criticità, relative ad esempio al cantiere di rimozione dell'amianto che si è concluso da tempo, ma non si è ancora avuta la piena disponibilità delle aree verdi interessate: "è necessario capire se e quando si avrà piena agibilità degli spazi esterni" dicono i genitori del Consiglio di Istituto.
In seguito alle segnalazioni dei genitori e del Consiglio di istituto, giovedì scorso si è svolto un sopralluogo effettuato dall'arch. Mancuso, dopo il quale è stata riconosciuta dal settore competente dell'amministrazione (Settore tecnico scuole e strutture sociali) la necessità di "dotare la scuola di un presidio provvisorio che possa risolvere le eventuali necessità di accessibilità al primo piano sia per l’utenza scolastica che per quella elettorale del prossimo mese di giugno", e forse verrà preso in prestito dalla scuola di via Veglia una sorta di "trattorino montascale" inutilizzato. Ma la domanda, dei genitori e non solo, resta: "il problema delle barriere architettoniche all'interno del seggio elettorale si presenterà ancora una o due volte entro giugno 2016, poi nulla fino ad altra tornata elettorale, ma le barriere architettoniche per la scuola, il suo personale e la sua utenza rimangono e incidono sull'attività quotidiana, quando potremo vedere affrontata e risolta questa problematica?".
Lo stesso dicasi per il rifacimento del giardino: "Non chiediamo il rifacimento del giardino per uno o due eventi all'anno che potrebbero tenersi a scuola, anziché nell'antistante centro sportivo, ma per il benessere e la sicurezza quotidiana dei nostri figli" spiega Gabriele Battagliarin, presidente del Consiglio di Istituto." E' legittimo attendersi il rifacimento dell'intero giardino, anziché della sola area giochi dedicata alla scuola d'infanzia, prima dell'avvio del prossimo anno scolastico?"
E' vero, entrambi i plessi appartenenti all'Istituto Comprensivo Don Orione - quello di via Iseo e quello di via Fabriano - hanno visto negli anni scorsi interventi che ne hanno finalmente reso dignitose le pessime condizioni in cui versavano. Perché non fare quel passo in più restituendo alla scuola tutto il suo potenziale? E chiudere davvero quella crepa, non solo rattopparla.