Il Comune lancia un bando per famiglie disposte ad accogliere profughi (e scattano le polemiche)
Milano solidale, nonostante tutto e ancora una volta, quasi a voler ricordare a se stessa quali sono le caratteristiche che nel tempo ne hanno fatto l'identità storica. Stavolta l'accoglienza è per i profughi, per i richiedenti e titolari di protezione internazionale, per ospitare i quali il Comune di Milano ha predisposto un bando allo scopo di selezionare e creare un elenco di famiglie disponibile interessate ad aiutare. Lodevole iniziativa, una forma ad oggi inedita di accoglienza per una città che negli ultimi due anni ha saputo dare aiuto e assistenza a 87mila persone, di cui 17mila bambini che sono transitate da qui nel corso di quella che è stata definita "emergenza profughi". |
Qualche informazione in più sull'iniziativa: nell’ambito dello SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), il Ministero dell’Interno prevede la possibilità di sperimentare e sviluppare iniziative complementari di accoglienza e sostegno a favore dei rifugiati e richiedenti protezione internazionale per favorirne la ri-conquista dell’autonomia e l’integrazione sociale. Tra queste, l’accoglienza in famiglia rappresenta uno dei modelli di accompagnamento più innovativi. Le famiglie milanesi che intendono partecipare al bando dell'Amministrazione devono essere residenti sul territorio comunale e devono rendersi disponibili a partecipare ad un piano di formazione della durata di circa due giorni, al termine del quale effettueranno un colloquio con lo psicologo per confrontare le motivazioni dei vari componenti della famiglia e verificare l’idoneità all’accoglienza. Il tempo di ospitalità previsto è di circa 6 mesi, eventualmente prorogabili sulla base delle singole esigenze progettuali. L’alloggio deve essere localizzato all’interno del territorio comunale e deve risultare idoneo per l’utilizzo ad uso abitazione. In particolare, le famiglie ospitanti dovranno mettere a disposizione una camera da letto dedicata in maniera esclusiva all’ospite/ospiti e garantire l’utilizzo di servizi igienico-sanitari e un arredo minimo per il deposito di abiti e beni ad uso personale.
L’Amministrazione comunale si riserva di verificare l’esistenza di tutti i requisiti, al fine di accogliere la manifestazione di interesse da parte delle famiglie interessate.
Sarà compito del Consorzio e dalla Cooperativa Farsi Prossimo (enti convenzionati con il Comune di Milano per la gestione del progetto SPRAR e convenzionati con la Prefettura di Milano per l’emergenza profughi) individuare le persone destinatarie del progetto di accoglienza, tra i cittadini titolari di protezione internazionale e destinatari di servizi istituzionali di accoglienza e di progetti occupazionali.
Le domande di adesione potranno essere inviate fino al 15 gennaio 2016. Per ulteriori informazioni cliccare qui.