Pasti caldi a casa delle persone in difficoltà: l'iniziativa nata dalla collaborazione di Caritas Ambrosiana, Just Eat e Pony Zero
38 pasti caldi consegnati a tre comunità milanesi di Caritas, e 100 pizze donate al Refettorio Ambrosiano: sono i numeri della prima consegna di "Ristorante Solidale", l’iniziativa patrocinata dal Comune di Milano, nata grazie alla collaborazione tra Just Eat, Caritas Ambrosiana e Pony Zero, per la consegna a domicilio di pasti caldi alle persone in difficoltà. Presentata questa mattina a Palazzo Marino dall’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani - insieme a Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana, Daniele Contini, Country Manager di JUST EAT in Italia e Marco Actis, fondatore di Pony Zero -, il progetto nasce dalla volontà di fare qualcosa di concreto nell’ambito delle necessità alimentari e di nutrizione per chi è in difficoltà, e ha l'ambizione e l'obiettivo di mettere in connessione chi cucina con chi ne ha più bisogno, valorizzando il cibo e le eccedenze provenienti dai ristoranti. |
Oggi sono dunque stati preparati 38 pasti dai primi 10 ristoranti aderenti all’iniziativa e destinati a ciascun ospite delle 3 comunità di accoglienza scelte a Milano: “Pani e Peschi”, una casa per gli adolescenti milanesi che soffrono di disagi psichici - “Casa alloggio Centro Teresa Gabrieli”, casa accoglienza per pazienti affetti da HIV - “La Locomotiva”, comunità a dimensione familiare per minori. Il numero dei pasti e le date di consegna dei pasti verranno di volta in volta definiti a seconda delle esigenze di Caritas Ambrosiana. Tra i piatti che saranno serviti: pasta, riso e fagioli neri, piadine, hamburger, verdure, panini e porzioni di polenta calda. Il tutto consegnato in collaborazione con Pony Zero, società di servizi specializzata nella logistica dell’ultimo miglio e nella distribuzione urbana ecologica.
“Siamo ben lieti di accogliere questa iniziativa che ci consente di implementare ulteriormente la filiera per il recupero del cibo a fini di solidarietà che abbiamo cominciato a realizzare in occasione di Expo Milano 2015, sollecitati dalla riflessione sull’ecologia integrale contenuta nella Laudato si’ di Papa Francesco. Da quell’esperienza è nato, da un’idea di Massimo Bottura e Davide Rampello, il Refettorio Ambrosiano e collegato ad esso una rete di mense, luoghi di accoglienza, empori che ridistribuiscono direttamente a chi ne ha bisogno le eccedenze alimentari prodotte nel territorio della diocesi milanese” ha detto Luciano Gualzetti, Direttore di Caritas Ambrosiana.
E lo spreco alimentare è al centro anche di questa iniziativa: si parte dal presupposto che il settore della ristorazione potrebbe contribuire notevolmente alla riduzione del fenomeno degli sprechi. I dati parlano di uno spreco quantificato in 350 milioni di tonnellate di prodotti alimentari.
Sempre a questo riguardo, da un’indagine condotta su un campione di 500 ristoranti affilati a JUST EAT emerge come per l’83% dei ristoranti la problematica dello spreco sia un tema importante su cui il 77% ritiene di poter contribuire attivamente. Significativo notare come i ristoranti buttino via il cibo, il 24% ogni giorno, il 26% più di una volta alla settimana e il 50% una volta alla settimana, un trend negativo che evidenzia la necessità di sviluppare progetti e azioni concrete a supporto di una nuova cultura a contrasto dello spreco alimentare. Ancora scarsa l’introduzione di misure per ridurre il fenomeno, la family bag è stata adottata solo dal 10% dei ristoranti oggetti dell’indagine nonostante il 53% dei clienti la richieda, l’ottimizzazione della spesa dal 68% e la promozione di donazioni di pasti ai bisognosi dal 20%. In questo scenario l’iniziativa Ristorante Solidale è stata già positivamente accolta dai ristoranti, il 55% avrebbe infatti piacere ad aderire per contribuire a limitare gli sprechi e beneficiare delle agevolazioni previste dalla nuova normativa antispreco. L’87% dichiara di non sapere dell’esistenza di agevolazioni fiscali per chi è attivo nel limitare gli sprechi alimentari, in fine il 35% degli intervistati si dichiara disponibile a ricevere maggiori informazioni sull’argomento segni di una nuova sensibilità alla lotta agli sprechi .
Tutte le informazioni sull’iniziativa, le modalità di adesione e le città attive, sono disponibili sul sito www.ristorantesolidale.it
A.Pozzi