In Lombardia cresce la spesa ma resta sotto la media nazionale

E’ quanto emerge da uno studio dell’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva che ha svolto un’indagine a carattere nazionale e regionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200 euro ed una casa di 100 metri quadri.
A proposito: la Tia? A più di dieci anni dal Decreto Ronchi del 1997, solo 5 capoluoghi lombardi su 11 (Varese, Bergamo, Mantova, Brescia, Lodi), sono passati dalla Tarsu alla Tia, rileva l’indagine. Inoltre, rispetto al 2008, tra i capoluoghi di regione lombardi, Varese ha fatto registrare il più alto incremento tariffario (+6%), seguito da Cremona (+5,4%), Sondrio (+3,2%), Pavia (+2,1%) e Brescia (+1,9%).
Nessun incremento si è registrato nei restanti capoluoghi, Milano inclusa.
Riguardo infine alla produzione e gestione dei rifiuti, secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (presentato nel 2010), nel 2008 in Lombardia la produzione pro capite di rifiuti urbani è leggermente aumentata (+0,6%) rispetto all’anno prima. In positivo, il livello di raccolta differenziata si attesta al 46% del totale dei rifiuti prodotti in Regione (fonte Ispra 2010), a fronte di una media nazionale pari al 31%.
Allo scopo di diffondere l’informazione sulla corretta gestione dei rifiuti derivanti dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche, a partire da dicembre, Cittadinanzattiva promuove la campagna "Uno Contro Uno. Conosciamo il valore di un rifiuto Raee", che prevede anche la pubblicazione di una guida distribuita gratuitamente in 50 città.
A.P.