In piazza a Milano, sabato 8 ottobre, con un filo di decenza

C´è la frattura generazionale, quella che divide i giovani precari dai lavoratori più anziani. C´è anche una frattura di natura etnica tra immigrati e residenti. In questi anni la politica ha lavorato per aumentare queste fratture, in alcuni casi ha addirittura fatto fortuna sulla loro esistenza”.
"Sempre più e rapidamente - afferma il presidente emerito della Consulta - una parte crescente del popolo italiano si allontana da coloro che, in questo momento, sono chiamati a rappresentarlo e a governarlo". Secondo il costituzionalista, ci sono segni evidenti tra cui "elezioni amministrative che premiano candidati scelti dalla politica; referendum vinti nell'indifferenza dei maggiori partiti; movimenti, associazioni, mobilitazioni spontanee espressione di passioni politiche e di esigenze di rinnovamento".
"Oggi - prosegue Zagrebelsky - c'è una fiducia più profonda che deve essere ripristinata, la fiducia dei cittadini in un Parlamento in cui possano riconoscersi". La manifestazione dell'8 ottobre a Milano vuole quindi denunciare lo scandalo "per ciò che traspare dalle stanze del governo" e "anche più gravemente offensivo del pudore politico" la vergogna di "un Parlamento che, in maggioranza, continua a sostenerlo, al di là d'ogni dignità personale dei suoi membri".
Oggi, poi, la sfida più immediata è quella che riguarda le intercettazioni e la legge bavaglio che cercano di approvare entro la settimana.
Ricucire l’Italia con un filo di decenza: all’Arco della Pace di Milano, a partire dalle 14.30, per reagire all’indignazione e per dare spazio a quanti, ago e filo in mano, vogliono un abito dignitoso per il paese. Aderiscono alla manifestazione: Anpi Nazionale, Arci Milano, Camera del Lavoro di Milano, Circoli LeG, Comitati X Milano, Le Girandole, Articolo 21.
Info su www.libertaegiustizia.it