Finalmente attiva la piattaforma online che fa incontrare rifugiati e persone disposte a ospitare
Lo avevamo anticipato lo scorso settembre, e oggi è finalmente una realtà: la piattaforma http://refugees-welcome.it/ è attiva e a pochissimi giorni da Natale ha davvero l'aspetto di un bel regalo, per chi ne beneficerà da ospitato e da ospitante. In Germania è nata nel 2014 e sembra aver funzionato (231 sono gli abbinamenti attivi ad oggi): l'idea è di far incontrare rifugiati o richiedenti asilo e persone disposte a ospitarle in casa propria. Dalla Gemania l'idea si è poi estesa in altri paesi come Austria, Polonia, Grecia e Spagna (in totale altri 240 abbinamenti). Chi ha una stanza a disposizione e vuole vivere un'esperienza di solidarietà incontrando e aiutando nuove persone, non deve fare altro che registrarsi sulla piattaforma. |
Un'opportunità che nasce dalla necessità: nel 2014 i 28 paesi dell’Unione Europea hanno registrato 570.800 domande d’asilo, il 44% in più rispetto al 2013. Se ci si concentra sulla situazione italiana, gli arrivi sono stati più di 170.000, ma le persone che hanno fatto domanda d’asilo sono poco più di 63.000.
Chi decide di ospitare deve dare una disponibilità da tre a sei mesi, e Refugees Welcome Italia offre supporto nel sostenere le spese, nel tenere i legami con le istituzioni e con le associazioni del territorio. Attualmente i richiedenti asilo o quelli che hanno già ottenuto la protezione umanitaria vengono accolti in strutture gestite dal terzo settore oppure in alberghi, tramite convenzione con le Prefetture. In alcuni casi è il Comune che gestisce le strutture di accoglienza in collaborazione con il terzo settore. I fondi finora sono stati destinati solo a questi genere di accoglienza, e Refugees Welcome Italia da questo punto di vista è molto innovativo, infatti non può accedere ancora alle risorse dello Stato ed è già stata lanciata una campagna di raccolta fondi (qui lo statuto http://refugees-welcome.it/wp-content/uploads/2015/12/StatutoRefugees-Welcome-Italia.pdf)
"Ora siamo nella fase in cui vogliamo raccogliere la disponibilità di famiglie, single, persone già conviventi nello stesso appartamento - spiega ancora Fabiana Musicco-. Appena ci arrivano, ci attiviamo subito per trovare sul territorio le associazioni. Abbiamo già creato buoni rapporti con istituzioni e associazioni in Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio e Veneto, ma siamo in grado di creare abbinamenti famiglia-profugo su tutto il territorio nazionale".
“Quello che desideriamo è un cambiamento a 360° della modalità di accoglienza, vogliamo
mettere al centro la persona accolta e la comunità accogliente. La prima non può essere lasciata
nel limbo del processo di richiesta senza un supporto amicale, la seconda non può essere
spettatrice di una politica di inclusione. Solo nel dialogo tra ospite ed ospitante la nostra società
potrà crescere e fiorire” sottolineano Germana Lavagna e Matteo Bassoli, fondatori di Refugees
Welcome Italia.