Il Comune di Milano ha espresso parere positivo sui 4 referendum promossi dal comitato Milanosimuove
Dagli uffici comunali è arrivato il parere di fattibilità sui 4 referendum vincolanti proposti dal comitato Milanosimuove che riguardano le case popolari, la riapertura dei navigli, l'allargamento di Area C e l'aumento e la tutela del verde: ed è un parere favorevole "seppur condizionato in alcune parti". Edoardo Croci, presidente del comitato, ha presentato oggi a Palazzo Marino insieme al segretario Marco Cappato i prossimi obiettivi: "entro 15 giorni il Comitato dei Garanti dovrà esprimere un parere e poi partirà la raccolta firme con lo scopo di fare i referendum in concomitanza con il referendum confermativo della riforma costituzionale a ottobre". |
Per il presidente e il Segretario del Comitato Promotore: “Già in questi inizi di campagna elettorale 2016, con le “primarie”, i temi della qualità dell’ambiente e dei servizi cittadini sono stati al centro del dibattito (dalla riapertura dei Navigli all’allargamento di area C, passando dalle case popolari e dal verde), ma in assenza di progetti chiari e fattibili, che invece sono contenuti nei referendum. I quattro referendum vincolanti di Milanosìmuove sono indispensabili per realizzare direttamente ciò che già i milanesi avevano chiesto nel 2011, e che solo in piccola parte è stato realizzato dall’amministrazione uscente. Non servono le promesse elettorali per affrontare i problemi irrisolti della nostra città”.
E non a caso l'obiettivo del comitato promotore è dichiaratamente quello di "condizionare la campagna elettorale" perché, come spiega Croci, "i referendum riguardano temi già al centro del dibattito delle primarie".
Se la campagna referendaria avrà un esito positivo questi temi non saranno più "una promessa affidata a un politico, ma saranno i cittadini a scegliere" visto che i nuovi referendum avranno un carattere propositivo e non più solo consultivo: l'esito del voto sarà quindi vincolante per l'amministrazione comunale. Per questo motivo "chiederemo a tutti - candidati, associazioni, personalità di qualunque schieramento - di esprimersi su questo", spiega Cappato. Per finanziare la realizzazione delle opere previste dal referendum il comitato Milanosimuove prevede che una parte rilevante dei finanziamenti provenga dalla privatizzazione delle società partecipate, in primis Sea, A2a e Milano Serravalle, togliendo così "alla politica la gestione delle imprese", sottolinea Croci. Dopo il si dei garanti partirà la raccolta delle firme che dovranno essere circa 15mila, e dovranno essere raccolte in un tempo massimo di 4 mesi. "Chi ha detto di voler riaprire i navigli, di voler allargare area C, di voler vendere lo stadio ha la possibilità di trasformare queste proposte elettorali in cose concrete", ha concluso Marco Cappato riferendosi ai candidati alle primarie del centrosinistra.
Infine, un appello: “Invitiamo le associazioni e i singoli cittadini a prepararsi per l’avvio della raccolta delle firme e a far parte del Comitato Promotore”. Le disponibilità possono essere trasmesse a: info@milanosimuove.it