Antifascisti in presidio contro il raduno del 19 novembre: il Sindaco Sala ribadisce che Milano si oppone allo svolgimento di queste iniziative
"Milano, medaglia d'oro alla Resistenza, che ha tra i suoi valori fondanti l'antinazismo e l'antifascismo non vuole permettere che si svolga nella nostra città il raduno neonazista previsto per il 19 novembre. Oggi ho sentito il Questore e l'ho pregato di vigilare e di tenermi informato. Certamente il Comune non metterà a disposizione luoghi pubblici, ci mancherebbe altro. Ma la nostra Amministrazione si opporrà sempre allo svolgimento di iniziative che, come questo raduno, sono chiaramente volte a trasmettere messaggi violenti, xenofobi, razzisti e omofobi". Sono le parole che il sindaco Beppe Sala ha scritto su Facebook in merito al raduno dell'estrema destra del 19 novembre. Una presa di posizione che nei giorni scorsi era stata sollecitata dalle realtà antifasciste della città. Giusto in mattinata, presso la loggia dei mercanti, il Comitato Lombardo Antifascista e Memoria Antifascista hanno divulgato un dossier (consegnato anche a Palazzo Marino) sul raduno internazionale neonazista previsto per sabato prossimo 19 novembre: Europe Awake, questo è il titolo dell'evento, organizzato da Hammerskin e da Blood and Honour a livello europeo, a cui si attendono 700-800 militanti. |
Alla fine del dossier vengono elencate le band che suoneranno il 19 novembre e riportati alcuni dei testi delle loro canzoni, tradotti. Parole che non lasciano adito a molti fraintendimenti.
Screwdrive (prima band inglese apertamente di estrema destra), Squadron (si definiscono truppe d'assalto che combattono il sionismo), Blitzkieg (contro l'alleanza USA-Isarele e contro l'Islam), i norvegesi Tros Vrede (La rabbia di Thor, esaltano il passato precristiano), i milanesi Malnatt e i Nativi (formati nell'ambito della skinhouse milanese), i veneti Katastrof e il loro Aryan rock, la band Nessun Pentimento (formata da elementi provenienti da Onda Nera e dalla lucchese Nessuna Resa).
Presente alla consegna del dossier a Palazzo Marino anche Basilio Rizzo, che commenta: "Milano, città medaglia d'oro per la Resistenza, non può tollerare manifestazioni di questo tipo che inneggiano a ideologie naziste o paranaziste, è una questione di decoro e onore della città".