Si muovono anche i cittadini per chiedere più potere per i sindaci contro il gioco d'azzardo
Come dimostrano i numeri, infatti, le sale esclusivamente dedicate alle scommesse o ai giochi d'azzardo sono molte di più rispetto alle sale giochi tradizionali.
Scorrendo l'elenco delle vie cittadine gli esercizi si trovano ovunque, dal centro alla periferia.
Ma il diffondersi della sale scommesse riguarda tutte le zone, da nord a sud di Milano.
Per arginare un fenomeno che è, evidentemente, ancora in crescita, anche grazie ad una sostanziale liberalizzazione del settore (nessun limite nell'orario di apertura e pochi all'installazione di nuove videolottery anche nei bar) i Comuni hanno iniziato a muoversi in autonomia, come abbiamo scritto due mesi fa segnalando l'adesione anche di Milano al “Manifesto dei sindaci contro il gioco d'azzardo”, con cui i primi cittadini si impegnano a chiedere una nuova legge nazionale che regoli in settore.
Poche settimane fa, a Milano, un'altra ordinanza ha limitato l'orario d'apertura delle sale. Ma niente possono le amministrazioni locali se non sono sostenute da una normativa nazionale. Anche a Milano sono scattati i ricorsi al Tar contro l'ordinanza sugli orari. Finora, negli altri comuni italiani i tribunali amministrativi hanno dato ragione ai gestori, che hanno dalla loro parte la normativa nazionale sulla liberalizzazione degli orari.
Per questo, sembra, la protesta può essere efficace solo partendo dal basso. È questa l'idea alla base della delibera che in questi mesi è all'esame di tutti i Consigli di Zona, perché ci sia una normativa più stringente. Innanzitutto sul territorio, con la reintroduzione di elementi di pianificazione in materia e il coinvolgimento diretto delle Zone. Ma anche chiedendo il divieto di apertura vicino alle scuole, oltre che l'imposizione di un giorno di chiusura settimanale.
Una richiesta diretta dei cittadini, quindi, che darebbe più potere ai Comuni e ai sindaci anche nel chiedere una legislazione nazionale. E una proposta di legge di iniziativa popolare per dare più poteri ai sindaci verrà presentata dalla Lega delle autonomie locali (la stessa associazione di Comuni che ha stilato il “Manifesto dei sindaci”) anche alla fiera “Fa' la cosa giusta”, il prossimo 15 marzo, con la possibilità di sostenere il testo con la propria firma.
C. U.