La Regione approva il Piano di interventi per la qualità dell’aria ma sembra solo l’ennesima occasione di conflitto con Comune di Milano

Ma cosa prevede, in sostanza il Pria appena licenziato dalla Giunta regionale? Sulla carta, 91 misure, per un totale stimato di 2 miliardi di euro di investimenti. In particolare, 40 di queste misure riguardano i trasporti su strada e la mobilità, 37 concernono le fonti rinnovabili e altre 14 vertono sulle attività agricole e forestali. L’obiettivo dichiarato è abbattere, entro il 2020, il 41% delle polveri sottili, che sono quelle che più incidono, il 49% di ossidi di azoto, il 20% di composti organici volatili e il 16% dell'ammoniaca. Nel dettaglio, ad esempio, sul fronte del traffico c’è l'estensione entro il 2015-2016 della limitazione di circolazione agli Euro3, accompagnata da incentivi per favorire la sostituzione dei veicoli (allo studio da parte delle Regione la possibilità di non far pagare nel 2014 il bollo auto a chi sostituisce un veicolo Euro3 con un Euro5 o Euro6, meno inquinante); mentre l'obbligo di sostituzione partirà nel 2016. Particolare attenzione è poi riservata, nel Pria, al problema della combustione domestica della legna, per regolare il cui uso partirà una campagna di comunicazione, per spiegare ai cittadini come bruciare le biomasse e diffondere buone pratiche di utilizzo degli apparecchi domestici. Adesso resta da vedere se e come tutto ciò che è contenuto nel Piano verrà messo in pratica: nel frattempo, ha dichiarato Maroni, “dato che l'inquinamento non segue i confini e non possiamo impedire all'aria di entrare in Lombardia, è fondamentale la realizzazione di un piano macroregionale di interventi”: il prossimo appuntamento sarà fra un mese insieme al Governo e alle altre Regioni, per sottoscrivere un Accordo di programma che realizzi questo progetto.
A.Pozzi