Sarà il terzo parco pubblico più grande della città: sabato inaugura il primo lotto con 44 alberi, campi da bocce e un parco giochi accessibile anche a bambini con disabilità
Sono passati parecchi anni da quando tutto è iniziato: era il 2003 quando fu bandita la gara internazionale vinta poi dallo studio Inside Outside di Petra Blaisse, che presentò un progetto con lo scopo di "creare un parco che fosse veramente pubblico e che mettesse in comunicazione tutta la comunità", un progetto che parlava di 5 chilometri di piste ciclabili e 170mila metri quadrati di area pedonale. A distanza di 14 anni e con varie vicende, ora quello che era sulla carta sembra prendere forma: ieri è stato presentato il primo lotto del parco Biblioteca degli Alberi a Porta Nuova, e i primi 7.500 mq in via de Castillia 26/28 sono aperti al pubblico già da oggi, giovedì 30 marzo. L’evento ufficiale di inaugurazione è previsto per sabato 1° aprile: una Festa di Primavera con laboratori didattici e creativi per bambini, tornei di bocce e una colazione per tutti. |
Una volta ultimata, con i suoi 9,5 ettari di estensione, la Biblioteca degli Alberi sarà il terzo parco pubblico più grande del centro di Milano. Il progetto definitivo è stato approvato a dicembre 2014, e a giugno 2015 COIMA SGR è subentrata al Comune nell’attuazione dei lavori del parco pubblico come intervento da realizzare a scomputo oneri del progetto urbanistico.
L’incarico è stato quindi affidato a IN.G.RE Srl, società consortile partecipata dai soggetti attuatori del PII Garibaldi Repubblica e creata appositamente per realizzare le opere pubbliche e le riqualificazioni ambientali del Piano. Il progetto esecutivo è stato completato e approvato a metà marzo 2016 dall’Amministrazione Comunale, che ha seguito e supportato tutti i passaggi dell’iter urbanistico attraverso la Direzioni Urbanistica, Verde e Agricoltura.
L'ambizione della "Biblioteca degli Alberi" è quella di diventare il polmone verde di Porta Nuova, un nuovo spazio pubblico, elemento centrale in tutto lo sviluppo dell’area e suddiviso in tre zone principali: la più ampia, fra Melchiorre Gioia, via Pirelli e via de Castillia; la seconda sull’area di copertura del parcheggio sotterraneo di piazza Luigi Einaudi; la terza lungo la fascia rettilinea che costeggia viale della Liberazione fino a piazza San Gioachimo e il suo sagrato.
Il tema dei percorsi e delle connessioni è alla base del progetto del parco; tre sono gli elementi principali: i percorsi lineari che mettono in relazione le aree esterne ed interne; i campi irregolari, che disegnano giardini, prati, aiuole fiorite e piccole piazze; le foreste circolari, gruppi di alberi che creano vere e proprie ”stanze verdi” in cui rilassarsi. Il parco ospiterà circa 450 alberi di 19 specie arboree differenti, 34.800 mq di prato e quasi 90.000 piante tra siepi, arbusti, rampicanti, piante acquatiche e piante ornamentali dei giardini progettati da Petra Blaisse e da Piet Oudolf.
Una sorta di anello di congiunzione fra gli spazi pubblici, infrastrutture, architetture verticali e orizzontali dei quartieri circostanti, che collega piazza Gae Aulenti al quartiere Isola, alla sopraelevata su via Melchiorre Gioia, alla promenade verde di Varesine e al giardino di via de Castillia, creando così l’area pedonale più ampia della città con 170.000 mq e 5 km di piste ciclabili: qui "gli spazi pubblici sono diventati il vero motore della progettazione" e "il non edificato è stato il vero protagonista del progetto di Porta Nuova" ha detto l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran, dichiarandosio convinto che "i milanesi ameranno il parco come hanno amato tutto il resto dell'intervento e cambierà l'esperienza di coloro che si trovano a vedere Milano aiutandoci anche in quel racconto della città dove ogni mese c'è sempre qualcosa da vedere". Inoltre, "il modo in cui è stato progettato credo sarà una sorpresa per i milanesi perché è un tipo di verde diverso da quello a cui siamo abituati. Questa - ha concluso - da area dismessa e abbandonata potrà diventare uno dei nuovi centri di Milano".