Primo giorno di blocco auto e moto, 97 giorni di sforamento, a piovere sono solo le polemiche e i consueti rimpalli di responsabilità
A Milano non si respira, e purtroppo non è una novità ma solo l'ennesimo aggiornamento (edizione 2015) di un problema che porta regolarmente a misure emergenziali come il blocco auto e alle consuete danze della pioggia, nella speranza che dal cielo arrivi la soluzione che da troppi anni ormai la politica non sa (e non vuole) trovare. Certo la colpa non è tutta del Sindaco Pisapia, che nelle scorse ora ha lasciato trasparire la sua rabbia per gli attacchi senza tregua da cui viene inevitabilmente bersagliato, tanto più che il clima è ormai quello elettorale. |
E il problema è sempre quello, la costante emergenza, perché quello della qualità dell'aria è un problema complesso e difficile da trattare, ma un problema che dovrebbe avere la priorità su molto altro trattandosi di salute pubblica.
E Milano non è l'unica città a doverlo affrontare: sforamenti preoccupanti dei livelli di PM10 in questi giorni si registrano in tutta Italia, da Cagliari a Roma, dove il Codacons ha minacciato di denunciare in procura il Campidoglio perché non garantirebbe la salute dei cittadini.
A Milano il blocco totale del traffico comincia oggi ed è previsto dalle 10 alle 16 fino al 30 dicembre, targhe alterne a Roma e persino a Napoli dove dal 28 al 30 dicembre è stato imposto il divieto di circolazione per le auto con emissioni superiori ai limiti di legge.
I dati di ieri riferiscono una concentrazione di 60 microgrammi per metro cubo (centralina in centro al «Verziere»), e anche nei giorni precedenti non sono mai scesi sotto la soglia consentita dei 50mg, compreso il giorno di Natale che è stato il 31 consecutivo di sforamento e il cinquantesimo senza pioggia.
In questo contesto è iniziato oggi il blocco della circolazione (deroghe e strade escluse le trovate qui) e continuano gli incentivi per l'utilizzo del trasporto pubblico: fino al 31 dicembre compreso si viaggia con un solo biglietto ordinario da 1,50 euro (o tariffa extraurbana) a bordo di bus, tram, metro e tratta urbana del passante ferroviario per un numero illimitato di viaggi.
A continuare sono anche le polemiche, strumentali e non: chi incolpa i mancati controlli alle caldaie, il car sharing e gli autobus inquinanti come i leghisti Salvini e Boni - immediata la replica dell'Assessore Maran che risponde "Milano effettua in media l'8% di controlli all'anno, il 3% in più di quanto previsto dalla legge regionale"-, chi come il radicale Cappato incalza Pisapia in occasione dell'incontro convocato dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti per mercoledì 30 dicembre allo scopo coordinare gli interventi contro l’inquinamento ("Il Comune di Milano, dopo le prima misure sul rafforzamento di "Ecopass", si è fermato da 4 anni sulle indicazioni più importanti che arrivavano dai referendum promossi da noi di Milanosìmuove e plebiscitati dai Milanesi nel giugno 2011", dice Cappato).
E mentre 400 vigili sono in giro per la città per multare chi trasgredisce al blocco, si va avanti a non respirare, tra polemiche che magicamente spariranno appena l'emergenza sarà passata, per restare sopite, nella totale assenza di dibattito pubblico sul tema, fino alla prossima emergenza.