Dopo le ultime vicende, alle Scuole Civiche arriva Navone

Il suo successore ad interim era stato Antongiulio Bua, direttore generale delle Civiche e all’epoca anche al timone della Paolo Grassi: la cosa non piacque né ai docenti né agli studenti, tanto che negli scorsi mesi in più occasioni entrambe le categorie lamentavano un’atmosfera piuttosto pesante tra i corridoi delle scuole, culminata un paio di settimane fa nella sospensione per 5 giorni di una docente per aver letto a nome dei colleghi un testo che evidenziava le criticità della scuola di Cinema in un’audizione consiliare. “Colpevole” dunque, secondo la Fondazione, di aver dato un’immagine negativa della scuola.
Dopo il cambio del nome che ha eliminato le parole “scuole” e “civiche”, che ha significato anche uno spostamento dell’interesse primario della Fondazione verso l’erogazione di servizi all’impresa piuttosto che verso le offerte didattiche di alta formazione, dopo l’accumulo di cariche sul direttore generale, dopo i moniti ai docenti, adesso Massimo Navone (già alla guida della Paolo Grassi) è stato nominato direttore unico delle scuole di cinema e di teatro, cosa che rende effettivo l’accorpamento delle due accademie, accorpamento di cui ancora non si hanno coordinate precise a livello di tempi e di modalità.
Massimo Navone avrà il compito di guidare la Scuola, che nascerà dall’integrazione tra la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi e la Scuola di Cinema Televisione e Nuovi Media, favorendo percorsi formativi trasversali, incrementando l’efficacia di moduli didattici comuni e attivando nuove sinergie tra gli ambiti del teatro e del cinema anche attraverso la condivisione di progetti, eventi, infrastrutture di produzione.
Così recita il comunicato ufficiale della Fondazione.
Non è una novità in quanto già durante l’anno da Direttore di Nichetti si era prospettata una simile trasformazione, che dovrebbe tra l’altro comprendere anche il trasloco di entrambe le realtà alla ex Manifattura Tabacchi, nel nuovo polo cineaudivisuale della Lombardia.
“Se si volevano dare segnali di rinnovamento della scuola è stata un’occasione mancata” commenta la consigliera Patrizia Quartieri che ha seguito l’intera vicenda nei mesi scorsi portandola all’attenzione del consiglio comunale.
Antiniska Pozzi