Il Comune di Milano chiede al Governo deroghe al patto di stabilità per i servizi educativi e per l’Expo

Giorni febbrili questi per l’istruzione, con l’avvio dell’anno scolastico che sta già mettendo nero su bianco i risultati delle ennesime sforbiciate statali: classi stracolme, carenza di personale docente- che porta alla chiusura di alcune sezioni, vedi la denuncia del Vicesindaco Maria Grazia Guida sull’insostenibile condizione delle materne - mancanza di sostegno per i ragazzi disabili. Per non parlare della manutenzione: edifici vetusti, mura che cadono a pezzi, amianto da bonificare , tubature rotte, storia di ordinaria disamministrazione nelle scuole milanesi gestite per anni da una giunta piuttosto “distratta” e approssimativa.
Difficile sperare in un’inversione di rotta del Ministero dell’Istruzione, che in questi anni ha dato prova di assoluta distanza rispetto alle istanze di chi la scuola la conosce e la frequenta. Impossibile ormai confidare nella manovra economica del Governo, approvata nella sua ennesima edizione senza significative modifiche relative ai trasferimenti agli enti pubblici. Ai Comuni non resta che chiedere una deroga al patto di stabilità quantomeno per servizi fondamentali come l’istruzione. O la realizzazione di Expo.
Il Sindaco Giuliano Pisapia infatti, insieme al Presidente della Provincia Guido Podestà, ha rivolto un ulteriore appello a Roma per chiedere un provvedimento legislativo che deroghi il Comune, la Provincia, il Comune di Rho dal patto di stabilità rispetto a tutte le spese e gli investimenti per l’evento del 2015. “E’ forse un anno che chiedo la deroga al Governo, il rischio è che gli investimenti che dobbiamo fare non vengano fatti, e alla fine graveranno ancora sul governo- ha sottolineato Podestà- Sarebbe anche ben strano che la Provincia non pagasse le imprese che hanno messo in sicurezza le scuole o hanno rifatto i manti stradali, opere che costituiscono la mission della Provincia, per fare investimenti per Expo”. All'appello conginuto al Governo è seguito quello di Pisapia direttamente al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: senza la deroga, sottolinea il Sindaco, l'evento è a rischio.
Il tempo è poco, la coperta è corta, la posta in gioco è alta.
Giulia Cusumano