Dietrofront del Governo, i posti di consigliere comunale tornano sessanta

Si torna all'antico, cioè al presente, e nell'aula di Palazzo Marino le poltrone rimarranno sessanta -invece che le 48 previste dai tagli del Ministro per la semplificazione- e gli assessori resteranno quindici, anziché dodici.
Negli ultimi mesi i malumori si erano concretizzati in assenze strategiche a raffica che hanno rallentato in modo estenuante i programmi della Giunta.
Del resto, è stato il ragionamento di molti consiglieri comunali del Popolo delle libertà, perché sacrificare serate e nottate in sedute fiume se i posti a disposizione per la prossima tornata elettorale saranno di meno? Drammaticamente meno in caso di una sconfitta che oggi non è del tutto improbabile.
Ecco quindi che dal cilindro del Consiglio dei ministri, in barba alle intenzioni del Ministro Tremonti di ridurre a tutti i costi le spese, ad un mese e mezzo dalle elezioni spunta il coniglio di dodici poltrone da consigliere comunale e tre da assessore per risollevare il morale delle truppe.
Perché in campagna elettorele, si sa, il morale è fondamentale.