Dai nuovi progetti Abitare alle 53 giovani coppie che potranno comprare casa tramite Abit@giovani
Certo non risolveranno gli annosi problemi della questione abitativa milanese, ma negli ultimi giorni arrivano piccole buone notizie che per qualcuno saranno significative, e indicano forse qualche strada da percorrere per poter rimediare a una situazione come si è visto di ormai difficile gestione. Di un paio di giorni fa è la notizia della nascita di cinque nuovi "Progetti Abitare", finanziati dal Comune di Milano con uno stanziamento complessivo di 270 mila euro, e localizzati in via Ovada (‘Abitare Ovada 34/38’), via Senigallia (‘CO.SE - Costruire la comunità di via Senigallia 60’), Lorenteggio (‘Laboratorio Lorenteggio’), via Padova (‘Laboratorio via Padova’), Quarto Oggiaro (‘Rigenerare Quarto’), mentre il sesto, in via Feltrinelli, partirà prossimamente. |
E' di ieri invece la notizia che il Consiglio comunale ha approvato con 34 voti favorevoli la delibera per cedere ad Aler la nuda proprietà di 62 alloggi e 6 box, già concessi all’Azienda Lombarda di Edilizia Residenziale in diritto di superficie per 50 o 90 anni. In cambio, Aler cederà al Comune di Milano la proprietà di due asili nido, siti in via Canaletto 10 e in piazzale Martini, attualmente in affitto. Grazie a questo "scambio", potranno comprare casa 53 giovani coppie aderenti al progetto di housing sociale Abit@giovani, proposto da Don Gino Rigoldi e realizzato dal Fondo Immobiliare di Lombardia.
“La buona e leale collaborazione tra le amministrazioni pubbliche - ha commentato il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris - è in grado di raggiungere risultati importanti per i cittadini. Una possibilità che non viene meno, nemmeno in tempi di risorse scarse come quello attuale, anche attraverso l’uso degli strumenti concessi dall’ordinamento per lo scambio di beni. Grazie a questa permuta, potrà compiersi l’ultima parte del progetto che permette a tante giovani coppie di acquistare una casa e costruirsi un futuro, contribuendo anche alla valorizzazione della vita di quartiere nelle diverse aree considerate”. Per chi fosse interessato ad approfondire, è possibile consultare il sito del progetto, www.abitagiovani.net, ricco di informazioni sulle varie residenze coinvolte.
Non ultimo, sempre pochi giorni fa, Comune di Milano e Fondazione Cariplo hanno firmato un Protocollo d’ intesa che ha dato avvio all’“Albergo sociale diffuso”, un progetto per il recupero di 35 alloggi “sottosoglia” (cioè inferiori ai 28,8 mq di superficie) di proprietà comunale nei quartieri Isola - Garibaldi, Niguarda e Quarto Oggiaro che saranno riqualificati grazie ad un finanziamento di 785.000 euro, 400.000 euro attraverso un contributo di Fondazione Cariplo e la parte restante investiti da Abitare Sociale Metropolitano.
Fondazione Housing Sociale ne ha sviluppato lo studio di fattibilità e realizzerà il progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione. Gli alloggi rimessi a nuovo e arredati saranno assegnati temporaneamente, fino ad un massimo di 18 mesi, a persone in stato di necessità abitativa, che può essere a seguito della perdita del lavoro, di uno sfratto, di una separazione familiare o della fine di una coabitazione. Insieme all’alloggio i beneficiari saranno coinvolti in un percorso di accompagnamento all’autonomia effettuato dal gestore Abitare Sociale Metropolitano con il sostegno degli assistenti sociali. I primi alloggi saranno utilizzabili nella seconda metà del 2015.
Tutte iniziative, queste, che coinvolgono le periferie della città, e che promuovono un modello in cui gli attori in campo sono diversi, dalle istituzioni alle fondazioni private, ma tutti orientati a fornire soluzioni concrete ed efficaci non solo sull'emergenza ma anche ove possibile, su sistemazioni di lungo periodo.
A.Pozzi