Piccola caricatura di una città vittima di un’emergenza annuncia

Due spanne di neve fresca ricoprivano ogni perimetro ed ogni area, la città sembrava uscita da una cartolina, da un libro di favole natalizie, da un fotogramma di “Miracolo a Milano”.
Più che al film di De Sica, però, gli scenari apocalittici descritti dal Sindaco rievocano quelli dell’inquietante disaster-movie “The day after tomorrow”.
Pare che sulla città si sia abbattuto un cataclisma inatteso e ingovernabile davanti al quale nemmeno le potenti e affilate armi del Primo Cittadino hanno potuto evitare la “catastrofe”.
Nonostante ciò si è abbattuta a “valanga” sulla città: marciapiedi scivolosi, traffico in tilt, tram impantanati, semafori guasti, ospedali al completo.
Il “mostro” in poche ore ha messo letteralmente al tappeto la vetrina dell’Expo universale.
Non se lo aspettavano i milanesi, “bizzarramente” abituati a credere che la neve sia una sintomatica manifestazione dell’inverno, più che una malvagia calamità soprannaturale.
Non se lo aspettava il Sindaco, che non sapendo più a che santi appellarsi per abbattere il “mostro” deve aver cominciato a fare la danza della pioggia.
Mentre “l’efficientamento” rimaneva sepolto sotto trenta centimetri di neve e sul duomo sventolava bandiera bianca, come la coltre tutta intorno.