Continua lo scontro tra centrodestra e centrosinistra sul Pgt, in attesa dell’approdo in aula delle osservazioni

Due i motivi del diverbio tra i due. Il primo riguarda l’affidamento a titolo gratuito al gruppo di consulenti del Pim (Centro Studi per la Programmazione Intercomunale dell’Area Metropolitana) per la redazione delle controdeduzioni alle osservazioni presentate al Piano: secondo l'opposizione la scelta del Pim non garantirebbe l'imparzialità. La seconda questione riguarda i criteri con cui verranno discusse le 4465 osservazioni dei cittadini. L’Assessore De Cesaris in Commissione ha spiegato che saranno seguiti criteri efficaci di accorpamento di istanze sostanzialmente identiche. “O le portate una ad una in discussione in consiglio comunale e allora non ci basteranno i 12 mesi a disposizione, oppure cadono i principi su cui sono fondati i ricorsi che parte del centrosinistra ha presentato contro le mie modalità di discussione”, ha detto Masseroli dichiarandosi pronto a fare lui stesso ricorso qualora la procedura di discussione non fosse condivisa.
La questione in effetti è complessa. Il 17 novembre arriverà in aula la delibera di revoca dell’approvazione del Pgt approvata dalla Giunta a luglio. A gennaio le osservazioni torneranno sul tavolo di discussione, ci sarà tempo solo fino al 12 dicembre 2012 per approvare il nuovo Piano. Considerando l’impossibilità di mettere in stand-by i lavori del Consiglio Comunale su altre decisioni importanti per la città fino al raggiungimento dell’accordo sul Documento, sembra davvero irrealizzabile l’ipotesi di procedere integralmente alla votazione delle 5 mila osservazioni. E d’altra parte sarà difficile, visti i precedenti a parti inverse, trovare una modalità di raggruppamento esente da eventuali contestazioni del centrodestra o di cittadini le cui osservazioni non arriveranno in aula.
Intanto il Pim ha già diffuso le prime anticipazioni sulle linee di indirizzo circa le modalità di correzione del Piano alla luce delle osservazioni. Previsto un abbassamento dell’indice edificatorio allo 0,35%, l’annullamento del sistema di perequazione relativo al Parco Sud le cui volumetrie di proprietà privata non verranno più convertite in altre aree su cui edificare in città. Giudicati inutili e non coerenti col Piano invece il progetto della Circe line da San Cristoforo a Rogoredo e del tunnel Expo-Forlanini , da rivedere quello della strada interquartiere nord.
Insomma: su quasi tutte le grandi tematiche, questo Documento sembra proprio che s’abbia da rifare.
Giulia Cusumano