Per fare cassa il Comune di Milano sfratta ANED e ANPI

E così, con due lettere inviate dal settore Casa e Demanio, l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani in Italia) e l’ANED (Associazione Nazionale ex Deportati Politici nei Campi Nazisti) sono state cortesemente invitate a levare le tende entro il 2009. Le due associazioni in questione, a Milano, città decorata con la medaglia d’oro al valor militare per quanto fatto nella Resistenza, hanno sede in locali di proprietà del Comune per i quali pagano regolarmente l’affitto. Caso piuttosto raro, poiché l’ANPI e l’ANED in moltissime città italiane hanno sedi concesse in uso gratuito.
Due storie diverse, due epiloghi probabilmente simili.
La sede dell’ANPI, situata in via Mascagni dal 1946, rientra nel nuovo piano di valorizzazione del Comune. Lo stabile è già stato cartolarizzato, cioè ceduto ad una società immobiliare che verosimilmente lo metterà all’asta al miglior offerente. Dell’operazione, però, il Comune non ha sentito l’esigenza di informare i diretti interessati. Distrazione, dimenticanza, perdita di memoria, chissà…
“Ci è pervenuta soltanto una lettera dell’Assessore Verga in cui assicura che fino al 31 dicembre 2009 potremo restare in Via Mascagni, poi chissà -denuncia Antonio Pizzinato, Presidente ANPI della Regione Lombardia ( ascolta l'intervista) - Un ente morale riconosciuto dalla Presidenza della Repubblica, nella capitale della Liberazione, non ha un dialogo con il Comune né una sede stabile. È una cosa inaccettabile che lede alla dignità del Paese”
Scenari leggermente diversi riguardano la sede dell’Associazione in ricordo dei deportati.
“La lettera recapitata all’ANED è soltanto una segnalazione di routine dell’avvenuta scadenza del contratto, necessaria affinché non si configurino rinnovi taciti” Sostiene l’Assessore Verga. Peccato che, come spiega il Presidente di ANED Milano ( ascolta l'intervista), Dario Venegoni, il contratto sia scaduto nel 2001, e da allora l’associazione abbia continuato a pagare l’affitto. Secondo tacito rinnovo, per l’appunto.
Anche in questo caso la smemorata Amministrazione deve aver dimenticato di farsi viva. Per sei anni. Ora ha miracolosamente riacquistato la memoria: una sede nella centralissima via Bagutta, in fondo, può sempre tornare comoda. Magari per piazzarci qualche ufficio amministrativo, magari qualche consulente del Comune.
“Non si tratta assolutamente di sfratti” Ha tenuto a precisare Verga da noi interpellato ( ascolta l'intervista).
Questo però l’Assessore ha scordato di dirlo anche all’ANED. “Non abbiamo avuto alcun contatto con il Comune, né prima né dopo la lettera che abbiamo inviato al Sindaco per manifestare la nostra amarezza”, lamenta Venegoni.
Il Comune di Milano, per inciso, è l’unico in Italia a non concedere gratuitamente una sede all’ANED. Un affitto da 10 mila euro. La stessa somma richiesta al re del panzerotto Luini.
“L'ANPI è stata sfrattata dalla sede di via Mascagni, l' ANED sfrattata dalla sede di via Bautta. Persino l'archivio storico è stato cacciato da piazza Duomo -ha dichiarato il Presidente nazionale dell'Aned, Gianfranco Maris- C'è un vuoto grave per quanto riguarda la memoria. C'è qualcosa che non funziona a Milano.”
Giulia Cusumano