Lavori in corso per la pista ciclabile che corre lungo i Bastioni... a intermittenza

Siamo andati a testare la nuova pista ciclabile e, premesso che le piste ciclabili a Milano sono sempre ben accette, cerchiamo di capire questa come funzioni, dato che dev’essere una nuova tipologia di pista, assolutamente all’avanguardia dato che prevede improvvise smaterializzazioni del ciclista.
Una manciata di metri dopo, però, la pista s’infrange sulla segnaletica che indica la fermata dell’autobus numero 94.
Superata la linea tratteggiata, si riparte: nuova segnaletica sull’asfalto e nuovo cartello, ricompare la ciclabile a singhiozzo, che dopo qualche metro si scontra con l’incrocio di via Giacomo Leopardi.
La nuova, funzionale e sicura pista ciclabile che l’Amministrazione comunale ha deciso di donare ai suoi cittadini sarà lunga 4,65 km e seguirà il percorso Castello, Cadorna, Carducci, De Amicis, Molino delle Armi, Santa Sofia, Francesco Sforza, San Damiano, Senato. Considerato che è lo stesso tragitto dell’autobus, chissà di quanta segnaletica bassa e di quanti cartelli verranno invase le strade interessate.
Ma, al di là di questo trascurabile aspetto, viene da porsi alcune domande tipo: questo tipo di pista ciclabile non è altamente insicura visto e considerato poi che viviamo in una città in cui la cultura della bicicletta manca del tutto e anche le piste ciclabili rialzate o separate dalla carreggiata vengono regolarmente invase da pedoni o automobili?
Gli automobilisti rispetteranno la presenza della nuova corsia per le bici? E la presenza di un autobus che ogni centinaio di metri deve naturalmente fermarsi e accostare per far scendere e salire gli utenti come si concilia con una pista ciclabile che notoriamente dovrebbe permettere a chi la usa di scorrere senza troppi intoppi?
“Una volta completato, il Piano doterà Milano di 131 km di nuove piste ciclabili” recita sempre il suddetto comunicato dell’Assessore. Anche se, sarebbe meglio definirli 131 chilometri di segnaletica orizzontale.
A.P.